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Giornata mondiale dell’infanzia: cosa impariamo dai bambini

Creato il 20 novembre 2013 da Assugoodnews @assunta73

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Oggi è una giornata speciale dedicata ai diritti dell’infanzia. Si celebra in tutto il mondo ed è un giorno che dovrebbe aiutarci a riflettere su molteplici aspetti. In questo blog vorrei concentrarmi sulle cose che noi adulti possiamo imparare dai piccoli. Ogni tanto mi soffermo a guardare Giulia, la mia bambina di 2 anni e 10 mesi. Resto sempre stupita dalla sua limpidezza, dall’amore e dalla semplicità del suo condurre la vita. Alcune volte arriva a stupirmi con affermazioni che nessun adulto arriverebbe a fare senza un importante percorso. I bambini, sapete, affrontano la vita esattamente come si dovrebbe fare.

Se avete un bambino in famiglia o ne incontrate o conoscete qualcuno provate a osservarli. Vi stupiranno. Loro, cosi piccoli e semplici, ci danno delle lezioni di vita incredibili. Se solo sapessimo coglierle. Ecco, oggi, nel giorno che tutto il mondo dedica ai loro diritti io vorrei proprio ricapitolare le grandi baby-lezioni di cui dovremmo fare tesoro.

Ridere. I bambini ridono spesso. Lo fanno quando si meravigliano, quando vogliono imitare un adulto che sorride, quando incontrano qualcuno, quando giocano, quando viaggiano con la fantasia. Non sempre gli serve un motivo per ridere. A volte ridono semplicemente. Proviamo a imparare da loro. Purtroppo una volta cresciuti dimentichiamo il sorriso “senza motivo”. Sbagliato: dobbiamo ridere e sorridere di più. Vi invito a leggere il post che ho dedicato a Richard Romagnoli e dedicato allo Yoga della Risata e poi a sorridere quando salutate qualcuno per strada, al bar, ai colleghi, ai vostri familiari, al benzinaio e a chiunque incontriate sulla vostra strada. Un sorriso fa sempre bene a voi e a chi lo riceve.

Stimolare la fantasia. Avete mai osservato un bambino mentre gioca? Si perde in un mondo meraviglioso di cui è protagonista. Inventa storie e personaggi. La sua creatività e la sua fantasia non hanno alcun limite. Come accade questo? La sua mente è libera da strutture e paletti che noi stessi costruiamo con il tempo e l’età. Nulla è impossibile nella sua testa: elefanti che volano, scambi di ruoli, professioni inventate…provate a farlo anche voi. Liberate la fantasia e lasciate che sia lei a farvi vivere esperienze meravigliose. Quanto ai bambini, se siete genitori, ricordate di lasciarli nel loro mondo spesso durante il giorno. Fateli annoiare e loro si inventeranno una nuova storia.

Essere spontanei. Quante volte siete stati stupiti dalla spontaneità e immediatezza di un bambino? A me accade spesso. Non avendo sovrastrutture mentali loro non caricano gli eventi di significati eccessivi. Dicono le cose come stanno e non sanno nascondere la verità. Avete presente quella fase – io ci sono in pieno con Giulia – in cui tutto quello che sentono riportano? Ecco, noi adulti dobbiamo fare attenzione ma allo stesso tempo dobbiamo fare tesoro di questo atteggiamento. Troppe volte ci limitiamo perché dire quel che si pensa ci sembra una cosa negativa. Non è cosi. Siate spontanei e starete meglio con voi stessi. Paura di offendere qualcuno? Basta farlo con educazione. Cosi sarete veramente liberi.

Non avere pregiudizi. I bambini non fanno distinzioni e non hanno pregiudizi su persone e situazioni. Noi si. E i pregiudizi sono il nostro peggior nemico perché mettono barriere inutili ai rapporti sociali, ci fanno vivere nel passato e ci bloccano il presente. Interrompiamo l’attitudine a esprimere giudizi affrettati e solo per sentito dire. Anzi, evitiamo il giudizio. Che senso ha? Nessuno. Non porta a nulla di buono e non ci fa crescere. Nessuno di noi è nella posizione di giudicare e poi, scusate, in base a cosa? A un giusto o sbagliato? E chi decide il giusto e sbagliato?

Emulare. Che sia mamma, papà o i nonni i bambini amano emulare chi sta al loro fianco. Giulia fa esattamente quello che faccio io: vuole truccarsi, mi aiuta con la lavastoviglie, quando si specchia sembra me in piccolo, parla come il suo papà e usa termini che sente dai nonni. Senza arrivare a mitizzare nessuno, noi adulti dovremmo iniziare a osservare le persone che secondo noi conducono una vita felice e prendere esempio cercando proprio di comportarci come loro. Questo aspetto vale molto nella PNL, Programmazione Neuro Linguistica, che punta molto sull’emulazione.

Impegnarsi. I bambini si impegnano. Se hanno voglia di imparare qualcosa si impegnano e finchè non riescono non mollano. Sono costanti e determinati. Una costanza e una determinazione che con gli anni a volte perdiamo di vista. Recuperiamola e crediamoci di più. Tutto è possibile. Noi da bambini abbiamo imparato a camminare, parlare e scrivere. Vi sembrano cose da poco? Secondo me con la stessa determinazione che oggi abbiamo rimosso possiamo fare molto altro nella nostra vita.

Perdonare. I bambini sanno perdonare. Resto sorpresa quando riprendo Giulia o quando sono determinata con un no e poco dopo lei mi riempie di baci e mi dice “ti voglio tanto bene”. Non esistono musi e tantomeno rancore. Ai bambini passa subito. In un solo istante dimenticano quanto accaduto e vanno oltre. Perdonare: questa è la chiave per accedere alla felicità. Dobbiamo perdonare gli altri ma soprattutto noi stessi. Solo cosi possiamo favorire il cambiamento.

Entusiasmo. Basta una notizia semplice per far saltare di gioia un bambino. Giulia, per esempio, scoppia in una fragorosa risata e si emoziona tanto da riempire di baci chi gli ha detto anche solo “usciamo per una passeggiata?”. E noi, dove abbiamo messo il nostro entusiasmo? Spesso non lo manifestiamo nemmeno per le cose importanti. Abbiamo disimparato a gioire per quel che otteniamo ma anche semplicemente per la bellezza della vita.

Forse potrei andare avanti ancora molto con gli insegnamenti dei bambini. Sicuramente anche voi avrete notato qualcosa. Se avete voglia di raccontare qualche vostra esperienza fatelo nei commenti. Ne sarei felice. Nel frattempo ricordate solo che siamo stati tutti bambini e quindi abbiamo conosciuto tutti questo modo di vivere ed essere felici. Si tratta solo di tornare a quello stato…e un bambino può aiutarci in questo.



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