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Giornata mondiale della poesia: Minerva e gli attacchi poetici

Creato il 21 marzo 2012 da Minerva Jones
Giornata mondiale della poesia: Minerva e gli attacchi poetici Oggi viene celebrata la giornata mondiale della poesia. Oltre a raccomandarvi di fare tanti attacchi poetici - invero atti stranianti che scuotano e risveglino questa società anestetizzata (per non dire in stato vegetativo) - con materiali vostri o altrui ogni volta che ne abbiate l'occasione e di approfondire l'argomento Slam Poetry (attenzione: non sto parlando di poetry-slam, pratica competitiva della quale sarei volentieri becchina) che potrebbe essere una delle forze più dirompenti per fendere l'animo delle persone e quindi la loro mente, vi lascio la poesia bellissima dalla quale ho preso il mio nome.
Col personaggio di Minerva Jones condivido un passato di gravi tragedie, ma anche un presente di indomita vitalità e passione.
Ed è questa seconda prospettiva, alla quale vi invito. Buona lettura!
Sono Minerva, la poetessa del villaggio,
fischiata, schernita dai villanzoni della strada
per il mio corpo goffo, l'occhio guercio, e il passo largo
e tanto più quando "Butch" Weldy
mi prese dopo una lotta brutale.
Mi abbandonò al mio destino col dottor Meyers;
e io sprofondai nella morte, gelando dai piedi alla faccia,
come chi scenda in un'acqua di ghiaccio.
Vorrà qualcuno recarsi al giornale,
e raccogliere i versi che scrissi?-
Ero tanto assetata d'amore!
Ero tanto affamata di vita!
(Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River, 1916, qui nella traduzione di Fernanda Pivano).


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