L'Inter ha iniziato a sbagliare la sera del 22 maggio scorso, quando non seppe godere di una vittoria storica, epocale direi, con tutte quelle promesse di addio mantenute e non, giocatori che vivevano una soddisfazione del tutto personale senza dare l'impressione di un gruppo orgoglioso. Tutto questo Moratti non ha voluto capirlo; avrebbe dovuto smantellare la squadra fisicamente, visto che mentalmente lo stava già facendo da sé, abbandonata da colui che l'aveva forgiata cioè José Mourinho. Si sarebbe dovuto costruire un nuovo gruppo, seguire le indicazioni del nuovo allenatore, che per forza di cose non avrebbe avuto nulla in comune con quegli uomini sazi. Per assurdo Moratti avrebbe potuto salutare lui stesso, invece ha preferito sbandierare la Coppa vinta e crogiolarsi nella, legittima, soddisfazione. Non ha comprato nessun giocatore importante, men che meno quelli richiesti da Benitez, anzi ha venduto Balotelli e tenuto coloro che avevano detto di voler cambiare aria, in primis Maicon e Milito. Errori capitali che oggi l'Inter paga a caro prezzo, trovandosi staccata di nove punti dal Milan e fuori dalle posizioni Champions. Certo il campionato è lungo ma la Juventus dello scorso anno testimonia come sia improbabile raddrizzare una stagione storta quando manca una direzione comune da seguire, quando c'è scollamento tra potere decisionale ed esecutori.
Per il resto tutto come prima, dietro al Milan vincente contro la Fiorentina grazie al solito Ibra e ad Abbiati perde due punti la Lazio a Parma causa mancanza di cinismo e sale ancora il Napoli tra l'immondizia attorno allo stadio e le macerie del Bologna dentro. Vincono partite non facili Roma e Juventus contro Udinese e Genoa ma restano ancora staccate. Buono l'esordio di Donadoni sulla panchina del Cagliari che batte il Brescia a domicilio e si stacca dalla zona retrocessione, zona nella quale affonda sempre più il Bari . Le dieci assenze contate da Ventura pesano come e più di quelle di Benitez: nessuna punta in campo, tutte in infermeria e alla fine il Catania vince seppure in dieci.
Ora la Champions.