I rossoneri vincono fortunosamente contro il Cagliari grazie ad un gol del giovane, non eccelso Strasser, che era in fuorigioco peraltro. Sono segnali che fanno capire quando l'annata è quella giusta ma soprattutto mostrano come il calcio italiano non cambierà mai, perché sarà veramente diverso non quando gli arbitri non sbaglieranno più (stupida utopia) ma quando il dubbio di lasciar correre premierà un Chievo o un Cagliari, appunto; quando sarà Galliani a recriminare per una sconfitta immeritata e non il solito Cellino, oppure Zamparini o, ancora Pulvirenti. Il suo Catania è stato defraudato di una partita in cui gli uomini di Giampaolo erano stati capaci di portarsi in vantaggio per 2-1. Due grossolane sviste dell'arbitro hanno permesso alla Roma di portarsi sul 2-3 per poi chiudere col quarto gol. Ranieri ha ammesso che gli errori ci sono stati, ma non lo scopriamo oggi che tipo di sportivo è l'allenatore della Roma, ora quarta e staccata di 7 punti dal Milan, ma con un alone di incostanza che continuerà a pesarle addosso.
L'Inter ha vinto una partita non facile contro il Napoli di Mazzarri, che con i discorsi su fucili e nemici ha solo fatto del male ai suoi, apparsi frastornati e confusi. I nerazzurri non sono ancora usciti dal tunnel, la mano di Leonardo però già si vede perché la squadra corre di più e cerca il contropiede piuttosto che il possesso di palla prolungato.
La Juventus abbandona i sogni di gloria, usciti in barella insieme al suo uomo migliore Fabio Quagliarella (rottura del legamento e stagione finita) e offesi ulteriormente dalla condotta scriteriata di Felipe Melo. Perdere una partita così ci sta, non naufragare beccando quattro gol in casa dal Parma, con tutto il rispetto. Ieri è stato il giorno della rivincita di Sebastian Giovinco che ha segnato una doppietta alla squadra che non ha creduto in lui, dopo averlo cresciuto (calcisticamente). Ora le prospettive della Signora sono di giocarsi il quarto posto con Napoli e Lazio.