Film sul Diavolo con protagonista Arnold Schwarzenegger nei panni di un ex poliziotto incazzato con stesso e con Dio per non aver potuto evitare la morte della figlioletta e della moglie, uccise barbaramente da gente che aveva un conto in sospeso con Jericho (questo è il biblico nome di Schwarzy nella finzione cinematografica). Ma Dio ha un progetto più grande su di lui e infatti lo coinvolge in una storia demoniaca ponendolo come protettore e custode di una ragazza di vent'anni scelta come sposa e madre dal Diavolo in persona (stavolta nei panni abbastanza stravaganti di Gabriel Byrne, uno che di solito recita la parte dell'eroe buono).Jericho con un vero e proprio arsenale di armi di ogni genere combatterà fino alla mezzanotte del 31 Dicembre 1999 per evitare che Satana riesca ad accoppiarsi con la ragazza. In questo film c'è un po' di tutto:- l'ansia per l'avvento del 2000 (ore ci fa sorridere ma all'epoca eravamo davvero un po' tutti preoccupati)- il Vaticano, descritto sempre come un po' infingardo e non molto vicino a Dio (e qui gli esempi di film simili si sprecano)- il poliziotto ubriacone e dal passato tragico che trova la sua redenzione in un atto fortemente eroico- New York nello splendore delle sue eterne luci e nell'oscurità dei meandri della sua metropolitanaL'elemento chiave sta nel fatto che la trama è quella di un horror virante nel thriller ma di fatto è un action alla Arnold Schwarzenegger con tanto di sparatorie, acrobazie e scazzottate. Non suscita nè paura nè tensione, è semplicemente uno spettacolo per gli occhi e per il cuore di tutti noi che amiamo questo attorone forzuto, buono e sempre fottutamente eroico. In questo film si mantiene ancora benissimo ed è un peccato che abbia perso tanto tempo per fare (male) il governatore della California. Da poco ho visto al cinema Escape Plan e vederlo abbastanza invecchiato mi ha lasciato molta amarezza per questo quando mi capita per le mani uno dei suoi vecchi film è come una piccola festa. Grande merito va ovviamente al suo mitico doppiatore Alessandro Rossi.Non è il film più bello della storia del cinema ma si lascia guardare. Voto 6,5
Magazine Cinema
Film sul Diavolo con protagonista Arnold Schwarzenegger nei panni di un ex poliziotto incazzato con stesso e con Dio per non aver potuto evitare la morte della figlioletta e della moglie, uccise barbaramente da gente che aveva un conto in sospeso con Jericho (questo è il biblico nome di Schwarzy nella finzione cinematografica). Ma Dio ha un progetto più grande su di lui e infatti lo coinvolge in una storia demoniaca ponendolo come protettore e custode di una ragazza di vent'anni scelta come sposa e madre dal Diavolo in persona (stavolta nei panni abbastanza stravaganti di Gabriel Byrne, uno che di solito recita la parte dell'eroe buono).Jericho con un vero e proprio arsenale di armi di ogni genere combatterà fino alla mezzanotte del 31 Dicembre 1999 per evitare che Satana riesca ad accoppiarsi con la ragazza. In questo film c'è un po' di tutto:- l'ansia per l'avvento del 2000 (ore ci fa sorridere ma all'epoca eravamo davvero un po' tutti preoccupati)- il Vaticano, descritto sempre come un po' infingardo e non molto vicino a Dio (e qui gli esempi di film simili si sprecano)- il poliziotto ubriacone e dal passato tragico che trova la sua redenzione in un atto fortemente eroico- New York nello splendore delle sue eterne luci e nell'oscurità dei meandri della sua metropolitanaL'elemento chiave sta nel fatto che la trama è quella di un horror virante nel thriller ma di fatto è un action alla Arnold Schwarzenegger con tanto di sparatorie, acrobazie e scazzottate. Non suscita nè paura nè tensione, è semplicemente uno spettacolo per gli occhi e per il cuore di tutti noi che amiamo questo attorone forzuto, buono e sempre fottutamente eroico. In questo film si mantiene ancora benissimo ed è un peccato che abbia perso tanto tempo per fare (male) il governatore della California. Da poco ho visto al cinema Escape Plan e vederlo abbastanza invecchiato mi ha lasciato molta amarezza per questo quando mi capita per le mani uno dei suoi vecchi film è come una piccola festa. Grande merito va ovviamente al suo mitico doppiatore Alessandro Rossi.Non è il film più bello della storia del cinema ma si lascia guardare. Voto 6,5
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