Magazine Ciclismo

#GiornidiGiro | Lugano

Creato il 27 maggio 2015 da Emialzosuipedali @MiriamTerruzzi

Riccioli rosa nella luce del pomeriggio. Coriandoli che vanno e tornano nell’aria di una giornata perfetta. Il sole come d’estate, il vento leggero che scuote i palloncini rosa appesi sul traghetto in mezzo al lago. Questo è il solito profumo che parla all’anima. Selvaggio anche in una giornata come questa. Odore di lago, di alghe, di risacca che torna. coriandoli 1 Il ciclismo che è un po’ come la vita stessa e come quest’acqua. Nasconde le storie, alcune troppo belle persino per essere raccontate. Uno si chiede perché. Non è facile da rispondere. C’è il trambusto dell’arrivo, l’emozione che si mischia alla tensione. Adam Hansen sul finale, nove secondi son pochi. Eppure tiene col fiato sospeso tutti. Poi Paolini che sguscia fuori dal gruppo. A tutta. Forse ce la fa, forse no. Di nuovo tutti insieme, ultima curva. È volata di certo. Sacha e quella seconda vittoria. Giacomo e quel secondo posto. Ancora. Vittorie che non arrivano per un soffio e un padre che segue paziente la scia della sua rabbia. Questo è un posto dove la linea bianca racconta poco o niente. Il prima e il dopo sono tutto: la preparazione, la fiducia. E poi la stanchezza, la delusione, e ancora rialzarsi il giorno dopo, avere fiducia di nuovo. In sè stessi, nella fortuna.   1 Aria lacustre, il solito odore di vino sull’asfalto cotto di sole. Barche bianche nel blu che diventerà sempre più intenso con l’arrivo della sera. Alghe che accarezzano il fondo delle darsene. Parole sussurrate sul filo della risacca. Su queste sponde Fogazzaro ci scrisse il suo romanzo più famoso. Il lago è così: allo scrittore che lo ascolta sussurra le trame, i dialoghi, i profumi, i rumori. Luccicano gli ultimi raggi di sole e l’acqua è già scura. Acqua dolce. Carattere ombroso, scostante. E’ una questione solo di cuore. Ti entra dentro piano, come il ciclismo. Resta per sempre. Tra luce e ombra, amore costante. 2



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog