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Giovane si getta dalla finestra e si salva: si sentiva discriminato per la sua omosessualità
2 giugno 2013
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Un ragazzo di 16 anni si è gettato da una finestra del terzo piano dell’istituto nautico “Marcantonio Colonna”, a Roma, durante l’ora di ricreazione.
«Sono gay. Tutti mi perseguitano. Mi dispiace, non ce l’ho fatta. Sono circondato da gente senza cuore, ho tutti contro. Addio mamma». Con questo messaggio postato su Facebook, il ragazzo ha annunciato il suo gesto. Ha pochi amici e solo una ragazza gli è davvero vicino. La stessa ragazza che l’ha visto poco prima che si gettasse nel vuoto, cercando di consolarlo avendolo visto piangere.
«Professore, volevo morire. Non ci sono riuscito». Queste le parole rivolte dal ragazzo al professore che per primo è accorso sul luogo della caduta. La macchina parcheggiata gli ha salvato la vita e se l’è cavata con una frattura alle caviglie. Ora è ricoverato all’ospedale San Camillo. «Dice che vuole tornare a scuola e a casa – racconta il direttore generale dell’ospedale, Aldo Morrone – è pentito di quello che ha fatto».
È possibile che il pubblico ministero Eugenio Albamonte apra un fascicolo contro ignoti per istigazione al tentato suicidio. «Non ce la faceva più a sopportare le angherie del padre che non accettava la sua omosessualità e le derisioni che subiva a scuola», commenta Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia. I genitori sono separati e sembrerebbe che il padre abbia provato più volte a spingerlo ad avere rapporti con le donne, non riuscendo ad accettare l’inclinazione sessuale del figlio.