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Da geloso a stalker. Perchè?

Da Psicoterapeutico

Il cervello sarebbe biologicamente programmato a generare sentimenti estremi di gelosia, con i conseguenti atteggiamenti patologici ai danni del partner o dell’ex. E’ quanto emerge dai primi risultati di uno studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di psichiatria e scienze neurologiche dell’Università di Pisa e pubblicato dalla rivista Cns Spectrums edita dalla Cambridge University press. “Per la prima volta il nostro studio non è di natura sperimentale, ma metodica. Siamo partiti dall’analisi di pazienti con il parkinson, ma il discorso lo possiamo fare anche per alcune tipologie di drogati e per gli alcolisti, che quando prendono i propri farmaci generano un delirio da gelosia. La grande novità riscontrata è che le aree cerebrali coinvolte sembrano tradurre questa gelosia in ossessione – spiega a Panorama.it Donatella Marazziti , ricercatrice dell’Università di Pisa -. In pratica, in un’area cerebrale al di sopra della fronte, chiamata corteccia prefrontale ventro-mediale, si svilupperebbero tutte le emozioni generate nei confronti del partner, comprese quelle più distruttive, come ad esempio la paura di un eventuale abbandono. Queste paure, se diventano compulsive, possono creare un’abitudine e radicarsi profondamente nella testa dell’amante geloso”.

“Viviamo in un momento drammatico di crisi familiare che accentua questi stati di delirio. Ecco perchè è fondamentale l’identificazione precoce del soggetto, far uscire allo scoperto lo stalker, spesso coperto dalla stessa famiglia sulla sua potenziale aggressività. Magari il nostro studio potrà contribuire a dare qualche elemento in più. Siamo ancora agli inizi, speriamo di avere i finanziamenti necessari per andare avanti, altrimenti anche questo lavoro passerà nelle mani di ricercatori statunitensi”.


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