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La deviazione del conflitto nelle famiglie separate

Da Psychomer
by Cristina Rizzi on giugno 11, 2012

Nelle famiglie separate il conflitto può non essere esplicitato, ma venir deviato verso il figlio con lo scopo di mantenere un equilibrio nel sistema, pertanto, quando il conflitto non è agito. non può essere né negoziato né risolto.

Il vuoto di comunicazione verbale tra i genitori o il loro conflitto silente favorisce però il formarsi di una situazione carica di valenze aggressive, di ansia, che il bambino si trova a vivere da solo e a cui reagisce come può. Diventa portatore di un sintomo che esprime una sofferenza c non solo personale, ma che appartiene all’intero nucleo familiare, proprio in quanto espressione di un blocco evolutivo, di un’impossibilità a procedere, legata ad un’organizzazione disfunzionale del sistema stesso.

Katz e Gottman (1993) hanno evidenziato che i figli che sperimentano condizioni di deviazione del conflitto coniugale si sentono maggiormente responsabili per i loro genitori e mostrano più frequentemente problemi di internalizzazione, quali ansia, depressione e bassa stima di sé.

Alcuni figli accettano le strategie di deviazione su di sé della rabbia tra i genitori perchè ritengono meno pericoloso il conflitto nella relazione genitore-figlio che nelle relazioni tra adulti, altri invece vogliono attirare l’attenzione su di sè, nella speranza di far riunire i propri genitori.

Quali sono le strategie di deviazione che si incontrano più spesso?

Il minore può assumere comportamenti aggressivi e devianti e può accadere che i coniugi li rinforzino, perché l’avere a che fare con lui li aiuta a sviare (o sommergere) i propri problemi di coppia, nei problemi specifici della loro funzione genitoriale.

Il figlio può anche sviluppare sintomi psicosomatici. L’inconscio si esprime attraverso il corpo e i sintomi psicosomatici rappresentano un linguaggio da decifrare, sono atteggiamenti difensivi convertiti in somatizzazioni: nausee, mal di testa, mal di pancia, ad esempio utilizzati per rimandare incontri con un genitore che comporterebbero troppo dolore per l’altro. Purtroppo sovente vengono interpretati in modo superficiale o possono essere strumentalizzati dal genitore convivente come elemento ulteriore per attuare un diradamento degli incontri del figlio con l’ex coniuge.

Una siffatta situazione, se duratura, può causare molteplici psicopatologie, come tentativi di addurre a sè attenzione in modo patologico o alterazioni e disturbi del comportamento alimentare per modificare la propria immagine, nascondendo il proprio sé disturbato dal comportamento dei genitori.

Essere più attenti oggi può aiutare a prevenire disturbi futuri più acuti e profondi.

Bibliografia essenziale

KATZ, L.F. & GOTTMAN, J.M. (1993). Patterns of marital conflict predict children’s internalizing and externalizing behaviours. Developmental Psychology, 29, pp. 940-951.

MINUCHIN, S. (1976). Famiglie e terapie della famiglia. Roma: Astrolabio. (Originale: Families & family therapy. Cambridge: Harvard University Press, 1974).

O’BRIEN, M., MARGOLIN, G. & JOHN, R.S. (1995). Relation among marital conflict, child coping and child adjustment. Journal of Clinical Child Psychology, 24 (3), pp. 346-361.


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