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Giovani: “Il nostro tempo è adesso, la vita non va sprecata”

Creato il 05 giugno 2011 da Antonio Conte

GIOVANI PRECARI IN PIAZZA:
“IL NOSTRO TEMPO È ADESSO, LA VITA NON ASPETTA”

di Vincenzo Servedio

“l nostro tempo è adesso. La vita non aspetta”, con questo slogan su uno striscione in testa al corteo i precari, i disoccupati, il popolo delle partite Iva, gli studenti, gli stagisti, i ricercatori, i free lance hanno sfilato domenica 10 aprile 2011 a Roma (e in molte altre città italiane) con l’obiettivo di riprendersi il presente e il Paese partendo dal lavoro. Molti giovani indossavano magliette gialle con un enorme punto esclamativo, simbolo della manifestazione.

La precarizzazione del lavoro è una autentica vergogna per l’Italia. Nella scuola, in particolare, si assiste ad un fenomeno unico in Europa: precari in età pensionabile alla ricerca di qualche supplenza. Grandi professionalità, vite e storie trascorse nell’incertezza del ‘domani’ e delle famigerate graduatorie, autentiche ‘scatole’ e incubo dei lavoratori della scuola per la fluidità e i repentini cambiamenti delle tabelle di valutazione, quasi si trattasse di  un gioco televisivo.

P.B. 50 anni, da poco compiuti, abilitazione conseguita a seguito del superamento di un Concorso ordinario nel  1990, non riceve più una supplenza da qualche anno: la  leggina ‘dividiprecari’(qualche faccia tosta l’ha chiamata ‘salvaprecari’) l’ha tagliata fuori nelle supplenze; C.B.  maestra di 51 anni, con l’introduzione del maestro unico non riesce più a lavorare; situazione già difficile, la sua, con l’assegnazione, nel passato, del noto super punteggio ai laureati in scienze della formazione primaria. Alla sensazione amara di precaria si è aggiunta la paura della disoccupazione a vita, conseguente alla situazione di soprannumerari età  per la sua classe di insegnamento.

Solo alcune delle migliaia di testimonianze di una generazione di intellettuali non più giovani che si sta spegnendo lentamente tra l’indifferenza delle istituzioni.

Non va per altro sottovalutato, sul piano dell’ordine pubblico, lo smarrimento psicologico e le continue frustrazioni imposti da una politica scolastica incoerente e insensibile al grido di protesta dei giovani in cerca di lavoro e di quelli che da tempo , sfiduciati, non lo cercano più.

Noi diciamo ancora una volta BASTA!

Apriamo una stagione di rivendicazioni forti, senza precedenti, per ridare dignità al lavoro e ai lavoratori.

Tre le direttrici lungo le quali la Direzione Nazionale della  Federazione Istruzione Scuola-Comitati Autonomi di Base intende potenziare la propria mobilitazione:

  1. UNA CAMPAGNA GIUDIZIARIA CONTRO I CONTRATTI  PRECARI E I CONTRATTI CHE DIVIDONO I LAVORATORI, PER LA STABILIZZAZIONE IMMEDIATA DEL POSTO DI LAVORO DEI DOCENTI E DEL PERSONALE ATA.
  2. ASSUNZIONE IMMEDIATA DI TUTTI I PRECARI INSERITI NELLE GRADUATORIE PERMANENTI PER  LA COPERTURA DI TUTTE LE CATTEDRE LIBERE
  3. UNA CAMPAGNA SINDACALE DI AGGREGAZIONE DELLE  OO.SS. SU DI UNA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA COMUNE.
  4. URGENTE REVISIONE DEI CRITERI DELLA RAPPRESENTATIVITA’  SINDACALE, ATTUALMENTE NELE MANI DI POCHI SOGGETTI.

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