Gioventù creativa

Creato il 01 settembre 2013 da 19stefano55

Ormai le cifre dei giovani che vanno all’estero per Erasmus, borse, miraggi e viaggi sono in aumento e può essere anche positivo se serve a voler riprendersi l’Italia per uno sviluppo mirato e vocazionale (chi ce l’ha le bellezze che abbiamo noi? per forza dobbiamo fare auto che non si vendono? frigoriferi che sono fuori  mercato perchè troppo cari per i paesi in via di sviluppo…si fa per dire).

Invece penso che si va a fare il lavapiatti in Irlanda perchè almeno si lavora (ma si riesce a risparmiare qualcosa?) e lavorando la mente ha meno carte per deprimerci.

Mi piacerebbe che Papa Bergoglio modificasse i metodi formativi per i nuovi sacerdoti ed anche i monasteri si orientassero non solo ad offrire le celle per una vita mistica ma si cominciasse a recuperare mestieri collegati alle tecniche agroalimentari, idrauliche, del riuso, che già nel XV secolo la loro operosità creava.

La settimana sociale dei cattolici settembrina a Torino (47 ma dal 12 al 15) quale frutti darà per le città, il turismo etico, la cooperazione, la formazione professionale (dico ciò perchè le varie congregazioni religiose hanno creato fior fiore di dirigenti seri oltre che preti sobri!).

Leggevo di questi avvenimenti davanti la mia abbazia (senza nessuna guida turistica pur essendo strepitosa, del XII secolo) stando all’ombra e con qualche nonna che curava i nipotini.

Passandomi vicino ho sentito questo dialogo fra una nonna e nipotino di 4 anni.

” Alessio hai fame? E’ ora della merenda. Andiamo a prendere la pizza?

Nonna ho sete!

Si un un pezzo di pizza a quest’ora ci vuole. Nonna ho sete, sete!

Va bene c’è il bar qui vicino.

Nonna andiamo al bar?

Si Alessio..

Per l’aperitivo?”

Già grandi questi bimbi…..



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