Gira la moda?

Quand'ero piccola volevo fare la stilista. Mi piaceva disegnare, soprattutto abiti, e mi piaceva "Gira la moda".
Non mi rendevo conto che, per fare la stilista, sarebbe stato necessario essere in grado, almeno, di attaccare un bottone (e non nel senso di voler fare conoscenza con qualcuno). Man mano, il desiderio di diventare una stilista è scemato e ho preferito fare altre cose, sempre molto creative, ma che poco avessero a che fare con bottoni da attaccare e orli da rifare. "Gira la moda", però, è rimasto sempre nel mio immaginario. Io ne avevo una versione scrausa, comprata alla fiera del martedì (chi è di Scicli comprenderà e chi non lo è... beh, sappia che è il mercato cittadino): insomma, ero precarial chic già da piccola. Non era fucsia, non era tonda, non era molto pratica, ma mi piaceva un sacco lo stesso. Il Postalmarket di mia nonna era, poi, la versione fotografica del mio sogno di girare la moda: ritagliavo che era un piacere! Ora come ora, non so più dove è finito il mio "gira la moda" bianco e rettangolare e credo che mia nonna non riceva più il Postalmarket (o il Vestro, magazine che mi è tornato in mente in questo esatto momento!), quindi sono in astinenza da abbinamenti da molto, molto tempo (se si considera pure che lo shopping è, ormai, un lontano ricordo causa poco tempo per scialacquare questi quattro soldi da precarial). Quando ho visto questo video, perciò, non ho resistito:

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  Ho potuto scegliere tutto, ovviamente puntando soprattutto sulle calze, visto che si tratta di SiSi. E un po' sono tornata bambina, ma con la consapevolezza di adesso: per un colloquio di lavoro, meglio lasciar perdere i bermuda!