Gira, la ruota

Creato il 16 febbraio 2011 da Frankezze

Ebbè oh, che ci vuoi fare. Prima o poi capita.
In effetti, può capitare a chiunque. Ci può anche stare, o no?
Ogni religione ha i suoi riti.
La sua ha il rito immediato.

Bersani, forse ancora ebbro di San Valentino (o di lambrusco), col suo leggendario tempismo ne approfitta per riprendere ad amoreggiare con la bassa Lega (strani amori mettono nei guai, diceva una) dichiarando in pubblico un idillio già annunciato in tempi non sospetti da Letta Enrico.
Della serie: uniamoci, facciamo il federalismo senza di lui. Ok, va bene. E dopo il federalismo? Che fate? Vi abbracciate tutti? Ci abbracciamo tutti? Una grande orgia di felicità? Come se il problema fosse solo Berlusconi.
Per fortuna, Bossi conserva un pò di senno (che mi tocca dire a causa di questi del PD…) e per ora (sono le 2.50 del mattino qui a  Palazzo Grazioli, dove mi trovo) rimane fedele al capo.

Il rito immediato, dicevo. Chi l’avrebbe mai detto? Adesso, poi, sembra scontato che debba andare tutto come deve, visto che per ammettere il rito immediato ci vogliono prove evidenti, così hanno detto. Quindi, diciamo, prove evidenti…e insomma.

E insomma, dicevo, la ruota gira, prima o poi.
Nelle sue tv ha girato talmente tanto che ci siamo scassati la minchia di sta cazzo di ruota che gira.
La sua gira anche di più.
Ora che ci penso, ci ha messo davvero troppo a girare, sta cazzo di ruota.
In effetti, ancora non ha completato il giro, sta minchia di ruota.

Fermo subito l’avanzare dei pensieri inquieti che vogliono possedermi, e penso che alla fine di un giorno per lui devastante, arriva la sera: Coppa dei Campioni, San Siro gremito, minuto 80, Peter Crouch, gol.
E forse anche lui, finalmente, per una volta avrà pensato: “ma che giornata dimmerda!”


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