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Gira tutti intorno a Fabio

Creato il 20 maggio 2014 da Sopravvivereinindia @svivereinindia

Mancano esattamente 15 giorni… EV-VI-VA. Tanto lo so che appena salirò in macchina per raggiungere Mumbai un po’ mi mancherà stare qua, è successo anche l’altra volta, sento la mancanza di casa nostra finché non arrivo nella mia, dopodiché non ce n’è per nessuno. Attenzione non dico che odio vivere qua o che sia peggio dell’inferno ma insomma tornare a casa fa sempre bene, poi ve lo dico con le parole del Sultano “no esiste meio posto de Fratte Centro” e detto da uno che non voleva andare a Cuba perché preferiva Sottomarina è tutto dire! Alla fine a Cuba è andato eh, anche perché io e mia sorella ci eravamo alleate con la Ciana e se non ci andava le prese per il culo e le risate “in his face” l’avrebbero perseguitato per secoli.

Oggi, siccome è nuvoloso, ho spalancato tutte le finestre, fregandomene del fatto che i vicini possono vedere tranquillamente tutta casa mia (eh si qua la privacy è proprio da dimenticare) e ho fatto finta di essere a Fratte. Ogni tanto lo faccio, giusto per non dimenticare le abitudini quotidiane, ovviamente è ridicolo, altrimenti non lo farei!

Pretendere di essere a Fratte City è da scemi, primo perché a F.C non c’è una puzza costante di fritto, secondo a F.C non c’è il tizio dalla religione ignota che ogni due ore sbraita preghiere in una lingua sconosciuta. Io e PCLPLDRDNT crediamo fermamente che lui urli “cappeaaaaaaa moeaaaaaa”, direi che non c’è risveglio migliore.

L’altro giorno pensavo che quando tornerò a casa mi rinchiuderò per un po’ in un isolamento forzato per riadattarmi alle persone non indiane. Infatti, sono troppe le cose che differenziano i fratt-abitanti dai Pun-abitanti. Per esempio a Fratte quando fai una passeggiata lungo la pista ciclabile tutti ti salutano… come faccio a riabituarmi a salutare tutti?

Qua nella mia society io non saluto più nessuno. Appena arrivata come una cretina ero tutto un “Hi, good morning, good evening, hello” e la maggior parte delle persone mi guardava e tirava dritto, anche con una faccia un po’ indignata, come a dire “ma cosa vuoi, ma chi ti conosce?” ma i migliori restano i manager e i tipi della sicurezza. Devo ribadire il fatto che sono una gran stupidotta, io credo alle favole, mi intortate con poco e Notorious S. lo sa benissimo. Detto questo, dovete sapere che inizialmente io salutavo questi personaggi tutti i giorni, ho continuato a farlo per un mese buono, anche se non mi cagava nessuno! Ho continuato a farlo perché credevo che loro volessero salutarmi ma non sapessero l’inglese, pensavo anche che la faccia disinteressata fosse solo una mia paranoia. Il secondo mese mi stufai di salutarli e sentirmi come una psicopatica che sorride e saluta tutti e tutti la guadano come se fosse un alieno, ma continuavo a credere che la loro faccia fosse la conseguenza del fatto che l’inglese non lo sapevano. Il terzo mese, possiamo chiamarlo “mese della sveglia”, dopo tanti bei sogni un giorno andai in cortile con il mio ancora-non-marito e successe qualcosa di incredibile… tutti i manager e gli omini della security avevano un sorrisone e una faccetta amorevole ed erano tutto un “Good evening Sir. Hi Sir.” …..

….

Ciccio. Ma stai scherzando? Lo sanno tutti che per farti rispettare da un marito devi prima piacere alla moglie. Lo sanno tutti. Secondo te sto simpatica a tutti qua? No, ma i colleghi/amici di Pippo lo sanno, fai un torto a me e sei spacciato. Caro mio io sono una vipera. Secondo me lo sanno ma vogliono provare a “break the rules” ma cari miei cascate male.

Il “saluto a tutti” è solo una delle mille cose che dovrò riabituarmi a fare, c’è anche la questione “stretta di mano”.

Gli indiani maschi non mi danno quasi mai la mano, quando si presentano la danno solo a mio marito e la scena è fantastica, vedi benissimo che gli indiani non stringono la mano (non fanno quello che tutti ti consigliano di fare quando incontri qualcuno) non danno una bella stretta decisa. Gli indiani quando danno la mano al povero PCLPLDCDNT fanno tipo la mano morta! Davvero, li vedi che porgono la mano con delicatezza e non la mollano… non mollerebbero mai la presa! Vedi sti omoni belli cicciotti e sudaticci, ti aspetti di vedere una bella stretta di mano (all’inizio avevo paura che potessero spremere come un limone la manina del povero uomo bianco) invece ti danno la mano come te la darebbe Susan di Ragazze interrotte. E vabbè, sono fatti così e pace. L’altra sera però si è presentato un nuovo collega di PCLPLDCDNT, italianissimo e con la stretta di mano giusta… ho visto le stelle, mi ha stritolato la mano ferita ed io non ero pronta, ero abituata alla mano morta, non mi aspettavo un stretta così. Inizialmente ho provato anch’io a stringere più forte ma mi aveva già preso nella sua morsa, mi ha ricordato solo una persona… Don Fabio e le sue terribili incursioni.

Il buon Fabio cosa fa ai suoi bei parrocchiani, si diverte a torturarli e noi lo amiamo per questo! Quando il buon Dj F. ti vede inizia subito a: stritolarti la mano, darti colpi alla testa che non ti dico e se per caso sei vicino ad un tuo amichetto, lui ama sbatterti la testa contro quella del tuo povero compagno di merende…. Lui è così è un burlone! Le sberle in faccia date in maniera amichevole, le strette di mano stile “morsa progettata per uccidere” e tutte le volte che ti agguanta la faccia “sballotandoti” di qua e di la non sono altro che un segno di affetto.

Nei giorni bui mi immagino di lasciare Dj F. in mezzo agli indiani e prima di farlo ovviamente gli direi: “vai Fab scatena la tua voglia di torture miste a parole gentili, loro non aspettano altro. Fallo per te, per me e per la Santa Chiesa Cattolica”.

 


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