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Gira veloce, molto veloce

Creato il 14 gennaio 2012 da Stukhtra

E’ una regina o una fuggitiva?

di Marco Tarantola

ResearchBlogging.org
25 volte più massiccia del Sole. 100 mila volte più luminosa del Sole. Si trova nella Nebulosa Tarantola (manco a farlo apposta), all’interno della Grande Nube di Magellano. E’ VFTS 102: la stella dalla rotazione più veloce mai scoperta. E descritta in un articolo su “The Astrophysical Journal Letters”.

Gira veloce, molto veloce

VFTS 102, nella Nebulosa Tarantola. (Cortesia: ESO/M.-R. Cioni/VISTA Magellanic Cloud Survey/Cambridge Astronomical Survey Unit)

VFTS 102 è stata osservata per la prima volta da un team internazionale di astronomi usando il Very Large Telescope, presso l’Osservatorio Paranal, in Cile, durante una ricerca per scovare le stelle più pesanti e più brillanti della Nebulosa. Viaggia nello spazio relativamente piano: “solo” 228 chilometri al secondo (se fosse un aereo farebbe il giro del mondo in meno di 3 minuti). Le sue simili la “sorpassano” a 268 chilometri al secondo sverniciandole la carrozzeria. Ma, quando si tratta di roteare su se stessi, VFTS 102 impugna lo scettro e indossa la corona per sedere con maestosa grazia sul trono regale: non si è vista mai una stella più veloce di lei.

In realtà altri oggetti cosmici ruotano più velocemente della nostra stella “regina”. Le pulsar, ad esempio. Ma sono molto più compatte e dense di VFTS 102 e, soprattutto, non brillano di luce prodotta da reazioni termonucleari come le stelle comuni. Per la sua massa, la “regina” ruota talmente veloce da trovarsi a un passo dall’essere dilaniata dalla forza centrifuga. Ma come fa a girare così?

Philip Dufton, della Queen University di Belfast, in Irlanda, è l’autore principale dello studio e spiega: “La notevole velocità di rotazione e il moto inusuale paragonato alle stelle circostanti ci hanno portati a chiederci se questa stella abbia avuto un’insolita vita precedente”. Infatti gli astrofisici sospettano che VFTS 102 sia una “fuggitiva”: una stella espulsa da un sistema doppio a causa dell’esplosione come supernova della sua stella compagna. Quest’ipotesi è avvalorata da due notevoli indizi nelle vicinanze: una pulsar e, appunto, il resto di supernova. Dopo una breve (su scala stellare, beninteso) vita di circa 10 milioni di anni, la stella compagna esplose rilasciando una tipica nuvola di gas che investì ogni cosa nello spazio circostante. La particolare vicinanza permise la trasmissione di materia da un astro all’altro, generando l’alta velocità di rotazione di VFTS 102 e la sua così diversa velocità di spostamento rispetto alle stelle limitrofe. A seguito della supernova la stella esplosa si trasformò in una pulsar.

Una bella spiegazione, certo. Possibile, certo. Ma, purtroppo, solo probabile. Non si può essere sicuri che le cose siano andate veramente così. Tuttavia una morale c’è. Dufton conclude: “Questa è una storia interessante perché spiega ognuna delle caratteristiche insolite rilevate. Questa stella, però, ci mostra certamente i lati inaspettati della corta ma drammatica vita delle stelle più pesanti”.

Evans, C., Taylor, W., Hénault-Brunet, V., Sana, H., de Koter, A., Simón-Díaz, S., Carraro, G., Bagnoli, T., Bastian, N., Bestenlehner, J., Bonanos, A., Bressert, E., Brott, I., Campbell, M., Cantiello, M., Clark, J., Costa, E., Crowther, P., de Mink, S., Doran, E., Dufton, P., Dunstall, P., Friedrich, K., Garcia, M., Gieles, M., Gräfener, G., Herrero, A., Howarth, I., Izzard, R., Langer, N., Lennon, D., Maíz Apellániz, J., Markova, N., Najarro, F., Puls, J., Ramirez, O., Sabín-Sanjulián, C., Smartt, S., Stroud, V., van Loon, J., Vink, J., & Walborn, N. (2011). The VLT-FLAMES Tarantula Survey Astronomy & Astrophysics, 530 DOI: 10.1051/0004-6361/201116782


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