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Decide allora di risiedere per i weekend nella GirlHouse, una specie di casa del Grande Fratello on line 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in cui bellissime ragazze discinte danno il meglio di sé in spogliarelli, spettacoli erotici e performances bollenti ad uso e consumo degli iscritti al sito.
Kylie che sta cercando di costruirsi una vita con il denaro guadagnato in questo modo è adocchiata da uno dei frequentatori più assidui del sito, tale Loverboy.
Quando lui non la trova e vede una foto che lo ritrae e in cui è preso ferocemente in giro decide di individuare la casa grazie a tutte le sue competenze informatiche e di entrarci per incontrare Kylie e farsi giustizia nella sua ottica distorta.
Ma prima che riesca a trovarla provocherà molti danni collaterali.
Per Kylie è appena cominciato un incubo, una lotta per la sopravvivenza che durerà tutta la notte.
Da quello che si evince dalla sinossi appena riportata ci troviamo di fronte a un film che sembra girato negli anni '80 , congelato all'epoca e scongelato per l'occasione di un qualsiasi Halloween del nuovo millennio.
Originalità della storia pari quasi a zero, un killer in maschera, un gruppo di bellissime ragazze assaltate, mutilate e uccise nei modi più disparati da un pazzo furioso che abbiamo modo di conoscere prima che entri in azione.
Un qualcosa di molto basic , quindi, che non dovrebbe essere in grado di far alzare neanche il sopracciglio a uno spettatore un minimo avveduto e che nella sua adolescenza cinematografica si è nutrito, come in preda a bulimia, di slasher girati in tutte le salse.
Un po' come me.
Eppure GirlHouse cattura l'interesse, ti poni alla visione annoiato aspettandoti il solito horroruccio per teenager brufolosi senza capo né coda e invece pian piano riesce a intrufolarsi e ti ritrovi a guardarlo con molta attenzione.
Il merito principale va al regista, l'esordiente Trevor Matthews che partendo da un canovaccio consunto riesce a elaborare una pellicola dal look accattivante e moderno pur raccontando una storia già vista e sentita un sacco di volte.
Merito va alla casa ipertecnologica con telecamere piazzate ovunque che permettono spunti vivaci nel trovare sempre nuove fonti di visione ( le telecamere delle ragazze, gli schermi dei computer collegati al sito, le telecamere del sistema di sicurezza della casa , ma tranquilli niente derive found footage o telecamere tremanti che fanno venire il mal di mare) e va anche al ritmo alacre impostato da Matthews soprattutto a partire dal momento in cui Loverboy riesce ad entrare nella casa.
Interessante anche il tentativo di colorare il personaggio di Kylie non relegandola al solito ruolo di scream queen ( è una ragazza anche timida se vogliamo, non così disinibita ma che si trova a fare cose che non vorrebbe mai fare perché ha urgente bisogno di soldi per vivere e continuare a studiare) ed è ancora più interessante lo spazio regalato al personaggio di Loverboy prima che venga fuori tutta la sua furia omicida, un disadattato malato di solitudine che ha come unica compagnia il computer e quelle ragazze così belle e disponibili.
Insomma è una figura abbastanza credibile e forse per questo fa ancora più paura.
Altra ragione per cui il maschietto appassionato può dedicarsi alla visione di questo film è la dose abbondantissima di gnocca che lo pervade.
Per non incappare in divieti è tutto piuttosto "castigato", diciamo più suggerito che mostrato ma c'è di peggio in giro.
Da menzionare al brutalità di alcuni omicidi con annesse mutilazioni, il ricorrere ad effetti speciali "tradizionali" senza eccessivo uso di computer grafica ( e per uno slasher girato nell'età digitale è un contrappunto intelligente) e una tensione che viene tenuta sempre alta dal primo all'ultimo minuto.
Visto con aspettative sotto zero si è rivelato una piacevolissima visione estiva, senza pretese ma molto molto divertente.
PERCHE' SI : slasher anni '80 girato nell'era digitale, tanta gnocca, regia vivace e volitiva, omicidi e mutilazioni brutali, interessante la caratterizzazione del villain
PERCHE' NO :la storia è molto basic, per non incorrere in spiacevoli divieti è piuttosto "castigato", l'originalità non è il suo forte.
LA SEQUENZA : Devon con le dita mutilate da Loverboy cerca di scrivere l'indirizzo della GirlHouse per farsi aiutare dall'amico di Kylie.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
visto una decina d'anni fa credo che questo film mi sarebbe piaciuto molto di più.
Forse sono ormai vecchio per queste cazzate.
Che però mi divertono ancora tanto.
Ma perché i registi devono fare i miracoli per non inquadrare una tetta o una chiappa per aggirare i divieti? In televisione non passa di peggio e senza alcun divieto?
( VOTO : 6,5 / 10 )
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