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Giro d’Italia – Crollo degli ascolti TV

Creato il 19 maggio 2010 da Sport24h

Continua il crollo inesorabile degli ascolti televisivi del Giro d’Italia. Circa il 20% degli spettatori in media rispetto allo scorso anno. Qual è il motivo?
Ognuno ha la propria idea; sono convinto che le cause sono molteplici.
1. una formula televisiva francamente da rivedere. Non si possono trasmettere 2 ore di diretta per una tappa piatta e noiosa, riempendo le immagini di parole che non possono che essere inutili. Megli collegarsi a 30 km. dalla conclusione; fare 1 ora di trasmissione ma di qualità. Il discorso non vale logicamente per le tappe di montagna.
2. Il processo alla tappa è finito ormai da 4 anni. Questa edizione è stucchevole e autoreferenziale. Ieri in studio c’erano 4 giornalisti (Mura, Gregori, Conti e la conduttrice), Martinello (un altro giornalista, ormai) e 1 corridore. Della serie: parliamoci addosso.
3. Manca il campione italiano che colpisce la fantasia. Il pubblico, si sa, è banale e vuole quello; sia esso Pantani, Cipollini, Petacchi o Riccò (?). In attesa del ritorno di Basso e dell’esplosione di Nibali, bisogna soffrire.
4. Il ciclismo paga i continui scandali di doping. Non fai in tempo ad affezionarti ad un corridore che questo esce di scena per pratiche “poco lecite”. A forza di deludere il pubblico, questo ti dimentica e passa ad altro svago. I professionisti di ciclismo (non solo i corridori, ma anche i dirigenti di società), che vivono di questo sport, dovrebbero capirlo e regolarsi di conseguenza.
AU


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