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Giro d'Italia, le pagelle della settima tappa: Tiralongo e Scarponi super, Hesjedal in rosa

Creato il 12 maggio 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Giro d'Italia, le pagelle della settima tappa: Tiralongo e Scarponi super, Hesjedal in rosa
Come di consueto, Olimpiazzurra vi propone le pagelle della settima tappa del Giro d’Italia, la prima con arrivo in salita. Arriva finalmente la prima gioia azzurra, firmata Paolo Tiralongo, mentre la maglia rosa passa da Adriano Malori (come preventivabile) a Ryder Hesjedal.
Paolo TIRALONGO, 9.5: si porta a casa il primo arrivo “difficile” del Giro 2012 con un’azione da grande campione negli ultimi 500 metri. L’anno scorso trionfò grazie ad Alberto Contador, oggi il merito è totalmente suo, grazie alla caparbietà di non fermarsi fino ad oltre la linea del traguardo che gli vale il sorpasso decisivo ai danni di Michele Scarponi.
Michele SCARPONI, 8.5: avrebbe potuto prendere 10, ma, al termine di una progressione straordinaria, pensa di avercela fatta e compie il fatidico errore di “sedersi” a 100 metri dalla linea bianca. Leggerezza fatale, ma coglie un secondo posto che fa morale e spaventa i rivali.
Frank SCHLECK, 8: tappa intelligente. Probabilmente non è al top, ma sta con i big fino all’arrivo e molla solo quando capisce che ormai il suo compito l’ha portato a termine. Se esce alla distanza può fare paura.
Joaquin RODRIGUEZ, 8: discorso identico anche per lo spagnolo, che corre con la testa e centra il massimo risultato con il minimo sforzo, ovvero quello di guadagnare su Basso (staccato ora 23’’) e Kreuziger (18’’).
Ryder HESJEDAL, 8: conquista la maglia rosa e adesso può fare veramente paura in termini di classifica generale. Ha le qualità per tenerla a lungo, tutto è nelle sue gambe.
Ivan BASSO, 5.5: chiude a 9’’ dal vincitore, ma è l’unico dei big insieme a Kreuziger (5.5) a staccarsi nell’ultimo km e perde altri importanti secondi in classifica. Arriveranno giornate migliori, ma per ora sembra in condizione inferiore rispetto al grande rivale Scarponi.
Stefano PIRAZZI – José HERRADA, 7: attaccano al momento giusto, resistono e per poco non arrivano a giocarsi il successo in solitaria. Combattivi, meritano un po’ di gloria anche loro.
Damiano CUNEGO, 2: parte per primo per inseguire Rujano e poi crolla come un ciclista della domenica nel momento clou di una tappa disegnata praticamente per le sue caratteristiche. Ormai sperare in un suo successo è come centrare il 6 al Superenalotto senza giocare la schedina. Alla fine riceve pure le critiche del c.t. Paolo Bettini, peggio di così…
Francesco Caligaris

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