Fra le tante cose irritanti dell’estate – e se non credete che esistano, lasciate che vi rinfreschi un po’ la memoria con una delle mie meravigliose liste:
* Le mie liste
* AFA AFA AFA SOFFOCANTE
* Le infradito in città
* Il doversi divertire a tutti i costi
* Il dover bere a tutti i costi
* Il dover andare in discoteca a tutti i costi
* Le discoteche che iniziano la stagione estiva all’aperto
* Le discoteche
* La gente che non vive senza discoteca
* La gente
* Quelli che ti prendono per i fondelli se non sei abbronzato (e io non mi abbronzerò MAI, intesi?)
* Quelli che ti chiedono se sei stato in vacanza
* Quelli che ti chiedono dove sei stato in vacanza
* Quelli che ti chiedono perché non sei ancora stato in vacanza (non so, vuoi un grafico? Sai che c’è gente con dei problemi al mondo? Soldi, famiglia, lavoro, disponibilità, un viaggio in programma in autunno, semplice scelta personale?)
* I film che nel resto del mondo escono d’estate, ma in Italia no, perché qui tutto si deve fermare
* Agosto
* La desolante settimana di Ferragosto
* Le zanzare dannate
* Il fatto che il lardo di colonnata non si trova da nessuna parte (Beh, uno magari a giugno ha voglia di comprarlo, no? Problem?)
* La forza vitale dei tamarri amplificata al 200%
… fra le tante cose irritanti, dicevamo, un posto d’onore hanno i giornaletti poco impegnativi, quelli da spiaggia o da sala d’attesa del parrucchiere. Insomma, avete capito. Non c’è estate senza quegli insulti alla foresta tropicale. Oggi ho fatto l’errore di comprarne uno, ma grazie a questo mio errore potrete perdere un po’ di tempo davanti allo schermo del pc invece di uscire a godevi il sole come lucertole in coma spalmate di birra a rischio ustione. Lo ammetto: un tempo mi piacevano. Uno mi piace ancora ed è Velvet, fatto veramente benissimo e per niente stupido, ma oggi non era ancora uscito così ho ripiegato sulle solite cosiddette [attenzione! Francesismo in arrivo!] cagate, attratta dal personaggio in copertina, un’attrice di mio gradimento.
Devo dire, a scapito di tutto, che la mia cultura personale si è ampliata tantissimo, ma ho anche capito quanto la mia vita sia terribilmente incompleta. Per esempio: tutti gli articoli, anche quelli che parlano di amatriciana, presuppongono che la lettrice abbia un ragazzo (anzi, un partner). Rendetevi conto della mia assoluta disperazione: non posso nemmeno sperimentare i consigli su come piazzare le mani sulle natiche del mio uomo. Mi è precluso anche il test per scoprire se Per lui sarò solo un’avventura?, fra l’altro già ritrovato nei miei archivi in almeno altri 5 numeri di magazine (sempre estivi). In compenso, non tutto è stato inutile: c’è, per dire, un articolo interessantissimo che spiega in modo dettagliato, articolato e con solide argomentazioni perché non devi mai elencare tutti i tuoi ex all’attuale ragazzo – giuro, mi ha aperto gli occhi.
Ho anche scoperto che dai 20 anni in poi bisogna assolutamente iniziare a preoccuparsi delle prime rughe, sennò poi chissà a 40 come sei messa, e a me è venuta l’ansia perché fra tre anni ci sono già in ballo e rido anche parecchio… un disastro per il viso. Ringrazio ufficialmente articoli come questi, veramente d’importanza capitale per la vita di noi povere gallinelle del pollaio. Ah, non è finita: se non hai la frangia, non sei nessuno. Appuntarsi in agenda di comprare le nude pumps di L. K. Bennett, per somigliare vagamente a Kate Middleclass Sua Altezza Reale la Duchessa di Cambridge. Presentarsi in spiaggia esclusivamente con quintali di gioielli in oro vero, per poi perderli sui fondali marini con nobile nonchalance, ed indossare soltanto cardigan di lana sul bikini come fa Rihanna (Non voglio nemmeno sentire nominare parei e caftani).
Ma basta essere tanto negativi: ci sono anche cose positive durante l’estate. Eccole:
* Il sole tramonta più tardi (anche se tecnicamente dal 21 giugno diminuiscono le ore di luce)
* Puoi mangiare quintali di gelato, ghiaccioli e frappè senza sentirti in colpa, con la scusa del caldo (anche se tecnicamente lo faccio comunque)
* LA BICICLETTA (anche se tecnicamente è godibile già in primavera)
Vi faccio notare che le ultime due sono collegate fra loro: io giro in bicicletta come se non ci fosse un domani, e smaltisco un casino tutti i gelati e le godurie varie [momento "se la tira"]. Perché la bici è potere. Adesso l’avete capito il titolo?
P.S. Sì, ho cambiato di nuovo il template. Vogliatemi bbbbene.
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