Dieci primavere or sono, Andrea Tafi; cinque anni fa, Alessandro Ballan.
Se c’è una ciclicità, e nel ciclismo questa non può che essere d’obbligo, il Giro delle Fiandre 2012 potrebbe tornare finalmente nelle mani di un italiano, visto che sono passati 5 anni dopo che ne erano stati necessari altrettanti perché l’evento si verificasse.
Proprio Andrea Tafi ha incoronato Ale Ballan come suo personale favorito; non a discapito di Boonen e Cancellara, sicuramente i protagonisti più attesi, ma come autodafé nei confronti dell’atleta veneto, che potrebbe – tra l’altro – guadagnare rabbia dall’ennesimo coinvolgimento nell’inchiesta di Mantova relativa al sospetto doping di squadra in casa Lampre.
Giustamente – ha raccontato Tafi ai microfoni di Radio Manà Manà Sport – tutti prevedono un duello tra Boonen e Cancellara, ma io voglio mettere tra di loro anche Alessandro Ballan perchè è un ragazzo che merita fiducia
Investitura importante per il portacolori BMC, e “coccole” per un percorso che – sebbene cambiato – non perderà la sua unicità e il fascino che storicamente conserva:
Il Giro delle Fiandre senza il Grammont è come la Sanremo senza il Poggio, viene privato di uno dei punti più importanti! Però è anche vero che una corsa come il Fiandre non perderà comunque il proprio fascino e resterà sempre durissima.
Dura e foriera di sorprese. Come in quel 2002 in cui Andrea Tafi non era neppure il capitano della sua Mapei, ma andò in fuga e riuscì a portarla avanti con una determinazione così feroce che nessuno riusciva a stargli dietro e che il direttore sportivo dell’epoca, Serge Parsani, fu “costretto” a concedere via libera all’azione del toscano, poi trionfatore.
Chissà che anche Alessandro Ballan, che comunque non è l’ultimo arrivato, possa riuscire ad approfittare di una situazione di corsa propizia per regalare all’Italia un nuovo Giro delle Fiandre, e porre fine a un digiuno nelle Classiche che dura dal Lombardia che fu di Cunego nell’ormai lontanissimo 2008.
veni, vidi.. condividi?Sergio Guastini liked this post&appId; Post Published: 30 marzo 2012Author: fumagale
Found in section: Giro delle Fiandre, per approfondire
Tags: Alessandro Ballan, Andrea Tafi, Giro delle Fiandre 2012, Grammont
Previous Topic: Giro d’Italia 2012 Pian dei Resinelli, Pinotti in ricognizione: “Durissima” Next Topic: Giro Fiandre 2012, Gilbert “Non so cosa posso fare” Dieci primavere or sono, Andrea Tafi; cinque anni fa, Alessandro Ballan.Dieci primavere or sono, Andrea Tafi; cinque anni fa, Alessandro Ballan.
Se c’è una ciclicità, e nel ciclismo questa non può che essere d’obbligo, il Giro delle Fiandre 2012 potrebbe tornare finalmente nelle mani di un italiano, visto che sono passati 5 anni dopo che ne erano stati necessari altrettanti perché l’evento si verificasse.
Proprio Andrea Tafi ha incoronato Ale Ballan come suo personale favorito; non a discapito di Boonen e Cancellara, sicuramente i protagonisti più attesi, ma come autodafé nei confronti dell’atleta veneto, che potrebbe – tra l’altro – guadagnare rabbia dall’ennesimo coinvolgimento nell’inchiesta di Mantova relativa al sospetto doping di squadra in casa Lampre.
Giustamente – ha raccontato Tafi ai microfoni di Radio Manà Manà Sport – tutti prevedono un duello tra Boonen e Cancellara, ma io voglio mettere tra di loro anche Alessandro Ballan perchè è un ragazzo che merita fiducia
Investitura importante per il portacolori BMC, e “coccole” per un percorso che – sebbene cambiato – non perderà la sua unicità e il fascino che storicamente conserva:
Il Giro delle Fiandre senza il Grammont è come la Sanremo senza il Poggio, viene privato di uno dei punti più importanti! Però è anche vero che una corsa come il Fiandre non perderà comunque il proprio fascino e resterà sempre durissima.
Dura e foriera di sorprese. Come in quel 2002 in cui Andrea Tafi non era neppure il capitano della sua Mapei, ma andò in fuga e riuscì a portarla avanti con una determinazione così feroce che nessuno riusciva a stargli dietro e che il direttore sportivo dell’epoca, Serge Parsani, fu “costretto” a concedere via libera all’azione del toscano, poi trionfatore.
Chissà che anche Alessandro Ballan, che comunque non è l’ultimo arrivato, possa riuscire ad approfittare di una situazione di corsa propizia per regalare all’Italia un nuovo Giro delle Fiandre, e porre fine a un digiuno nelle Classiche che dura dal Lombardia che fu di Cunego nell’ormai lontanissimo 2008.
veni, vidi.. condividi?Sergio Guastini liked this post&appId; Post Published: 30 marzo 2012Author: fumagale
Found in section: Giro delle Fiandre, per approfondire
Tags: Alessandro Ballan, Andrea Tafi, Giro delle Fiandre 2012, Grammont
Previous Topic: Giro d’Italia 2012 Pian dei Resinelli, Pinotti in ricognizione: “Durissima” Next Topic: Giro Fiandre 2012, Gilbert “Non so cosa posso fare”