Oggi si ricomincia. Dopo due giorni di stop totale, si ricomincia con lo studio, il lavoro e i tentativi di parlare con la relatrice (domani si riprova…incrociamo le dita).
Sabato mi sono concessa una “gita fuori porta” a Milano in compagnia di mia sorella. Una giornata carinissima fra guglie, chilometri macinati a piedi, chiacchiere e shopping.Quando alle 7:30 è suonata la sveglia mi sono detta: “Ma ti pare che sabato mattina mi devo svegliare presto? Io me ne sto a letto”. Detesto svegliarmi presto quando potrei non farlo, ma in fondo questa volta era per una buona causa. Così ci siamo alzate, preparate, preso il caro trenino (che per una volta era deserto), la metro e svegliate più o meno a metà del tragitto.
Prima tappa: il Duomo, altrimenti detto, “La Veneranda Fabbrica del Duomo”.
Era tantissimo che non entravo nel Duomo. È davvero bellissimo, affascinante. Una delle chiese che preferisco in assoluto (freddo a parte). Ha una storia lunghissima, visto che è stato cominciato nel 1386 e finito nel XIX secolo. Lo stile del Duomo, essendo frutto di lavori secolari, non risponde a un preciso movimento, ma segue piuttosto un'idea di "gotico" mastodontico e fantasmagorico via via reinterpretata.
la facciata del Duomo

l'abside

sempre l'abside
Finito il giro all’interno del Duomo l’abbiamo visitato da “sopra”. Per salire sul Duomo si può usare l’ascensore e poi fare altri 80 gradini oppure farsi direttamente 201 gradini. Noi siamo salite a piedi (5€ invece di 8€). Secondo me ne vale veramente la pena. Ci si ferma sulle terrazze del Duomo e si gode della vista di archi rampanti, delle 135 guglie della cattedrale, delle oltre 180 statue.

le guglie del Duomo

la guglia centrale...purtroppo "impalcata"

i giochi prospettici


Qualche altro gradino e siamo arrivate in cima. Una meraviglia. Eravamo sul tetto di Milano. Incredibile gustarsi la pace che sovrasta l'operosa Milano. Non dimentichiamo che lassù si è vicini alla famosissima Madonnina dorata che dall'alto protegge Milano. Dalle terrazze del Duomo è possibile vedere le vette più alte della città: il Grattacielo di Cadorna, il Castello Sforzesco, la torre Branca e l’antenna RAI, la torre Velasca, le torri di Porta Garibaldi, il nuovo Palazzo Lombardia, i grattacieli di Piazza della Repubblica, il Pirellone, la torre Breda e il Centro Svizzero.

l'ultima rampa di scale


Milano dall'alto

la Torre Velasca (quella sulla sinistra)

Riscese in mezzo alla folla la prima cosa che salta all’occhio, anzi alle orecchie, è il rumore, la confusione, la vita frenetica di Milano. Abbiamo fatto un giro nella Galleria…

l'ingresso della Galleria

la "cupola"

…poi, cercando un posto dove mangiucchiare qualche cosa, siamo finite in una vietta (Via Speronari 6) che è stata una piacevole sorpresa.Un fruttivendolo d'altri tempi incastonato nel centro di Milano, con un'insegna carinissima.

l'ortolano più vecchio di Milano
Una "panetteria" divina: dolci, paste, pane di ogni genere, focacce, pizze e quant'altro. Il posto, se vi interessa si chiama Princi.

la prima parte del nostro pranzo

un maccaron alla mela
Ho finalmente provato uno dei famosi Maccaron, anche se non uno di quelli di Laduree. Devo dire che da vedere sono bellissimi, carini e colorati...ma non mi piacciono, sono troppo dolci, quasi stucchevoli (fucilatemi pure). 
vetrina di Princi
Ecco qualche altra fotina random...
Laduree...deserta...

un golosissimo Dom da ciculat
In arrivo (con calma) il post sugli acquisti.