Giù Francoforte si salva Londra Bene i titoli petroliferi...

Da Pukos

Giù Francoforte si salva Londra

Bene i titoli petroliferi, ma il miglior titolo di giornata è Buzzi. Mediamente negativi i bancari, sul fondo Stm dopo la deludente trimestrale.

Tranne i primissimi minuti di contrattazione oggi abbiamo assistito ad una seduta che, per il nostro indice di riferimento, è stata completamente vissuta in territorio negativo, dopo l’apertura di Wall Street il Ftse Mib (-0,50%) sembrava potesse tornare sopra la parità, ma l’illusione è stata di breve durata.

Ancora una volta, però, quota 23.000 punti ha tenuto, quando infatti nella prima parte della mattinata siamo scesi sotto questo livello il rimbalzo è stato quasi immediato, quindi possiamo dire che per il momento sembra che il nostro indice principale stia consolidando queste quote.

La vicenda greca tiene banco, ma non ha creato panico, quindi solo un po’ di volatilità che al momento non preoccupa.

Da alcuni giorni assistiamo a sedute contrastate per il nostro settore principale, ossia il comparto bancario, ed anche oggi non ha fatto eccezione anche se occorre sottolineare che soltanto un paio di titoli hanno chiuso con un rialzo, mentre sono risultati molti di più quelli che sono rimasti in territorio negativo rispetto alla vigilia.

A sorreggere il nostro indice principale ci hanno pensato i petroliferi, in particolare con Saipem (+1,82%) e Tenaris (+1,25%), ma anche Eni (+0,47%) ha dato il suo contributo.

Il miglior titolo di giornata, però, è risultato Buzzi Unicem (+1,91%) che beneficia di una promozione arrivata da JP Morgan (tp 17 euro).

Segni più per Ubi Banca (+0,90%) e Banco Popolare (+0,51%), come detto però, tutti gli altri titoli del settore hanno chiuso con un ribasso: BpM (-1,80%), Banca MPS (-1,56%), Intesa Sanpaolo (-0,91%), Mediobanca (-0,70%), Unicredit (-0,64%) e Bper (-0,35%).

Da segnalare anche il rialzo di Telecom Italia (+0,65%) al termine di una seduta abbastanza volatile, ma che lascia spazio ad un recupero.

Giornata nera invece per Stmicroelectronics (-4,43%) dopo una trimestrale che, evidentemente, non ha soddisfatto il mercato.

Calo preoccupante anche per Salvatore Ferragamo (-3,74%) che dopo un brillante inizio mese sta ora lasciando sul terreno tutto quanto guadagnato nella prima decade.

Forte ribasso anche per Finmeccanica (-3,16%), in questo caso a pesare sono le perquisizioni che la GdF sta eseguendo agli ex managers di Agustawestland in relazione all’affare Algeria.

Concludiamo col calo di Fiat Chrysler Automobiles (-2,25%) che sembra uscire in discesa da un periodo laterale, d’altronde le quotazioni sono tutt’ora estremamente elevate, il titolo dall’ottobre scorso ha più che raddoppiato la propria capitalizzazione di Borsa.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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