Ancora oggi in Italia, la sessualità delle donne non sono viene ignorata, ma viene pure negata, subendo degli attacchi pesantissimi. In questi giorni il dibattito è assai acceso. Discutevo con un sessuologo che da anni sta conducendo una battaglia molto importante per fare in modo che venga riconosciuto che le donne abbiano dei genitali esterni e che la loro sessualità non debba essere limitata alla riproduzione ma anche al piacere fisico.
Il sessuologo, Vincenzo Puppo, ha un canale su Youtube dove informa le donne sulla loro sessualità e sul loro corpo. Egli ha dedotto che la nostra cultura censura la sessualità femminile, relegando le donne a mero buco e questa rappresentazione femminile è spesso collegata alla cultura dello stupro.
Egli racconta di essere stato sotto attacco da parte di media e opinione pubblica solo per aver divulgato il piacere delle donne, infatti, i suoi video del canale New Sexology rischiano la censura.
Vincenzo Puppo racconta inoltre, che oltre ad una cultura maschilista dura a morire, dietro la divulgazione dell’inesistente orgasmo vaginale opererebbe un intero business. Si tratta di interessi economici che dimostrano ancora una volta come il corpo delle donne fosse mercificato.
Oggi a malincuore scopro che è stato pubblicato sulla Repubblica un articolo dedicato ad uno studio che senza mezzi termini definisce l’orgasmo femminile nientepopodimeno che inutile, un mero sottoprodotto accidentale dell’orgasmo maschile, perchè non avrebbe come fine la riproduzione.
La ricerca divulga una serie di stereotipi che mirano a boicottare l’orgasmo femminile clitorideo a favore di un orgasmo vaginale che sarebbe inesistente perchè nessuna donna è capace di provarlo. Quindi smettiamola di masturbarci o di avere orgasmi perchè è da “troie”, boicottiamo la sessualità lesbica contronatura e incitiamo l’omofobia perchè le donne sono solo uteri che servono per fare figli, sarebbe questo il messaggio veicolato dalla ricerca accolta con tanta veemenza da La Repubblica che tutte noi sappiamo essere già maschilista a causa di alcune gallery che confermano in modo subliminale che le donne sono oggetti sessuali al servizio degli uomini, sostenendo il loro diritto all’orgasmo, diritto a noi invece sottratto.
“Le affermazioni di questi sessuologi, Graziottin ecc, sono gravi perché loro (come tutti i sessuologi!) sanno che la vagina non può scatenare un orgasmo che è sempre causato dagli organi erettili femminili, con o senza il pene in vagina, quindi usando il termine “orgasmo vaginale” non solo dicono una falsità riconosciuta da tutti (perché non viene divulgato?…) ma rinforzano il concetto maschilista di una sessualità femminile (solo una vagina/buco) al servizio del piacere maschile (che è anche una causa delle violenze sulle donne…) e riproduzione. Poi tutti questi discorsi sulla utilità dell’orgasmo femminile sono solo ipotesi (utili solo agli autori per pubblicare articoli specialistici e con i mass-media!) SENZA NESSUNA base scientifica! ed è grave che la Graziottin parli delle contrazioni dell’utero che risucchierebbero gli spermatozooi (non “sperma”): si sa da decenni che è falso, le contrazioni vanno nel senso opposto (vedi il parto) ” Sono le parole del sessuologo Vincenzo Puppo, medico sessuologo.
A mio parere in Italia è in atto una sorta di infibulazione all’occidentale che ogni giorno subiscono le donne italiane da parte di un industria scientifica maschilista che per difendere i propri interessi, tendono ancora oggi ,con toni da crociata, a negare alle donne il diritto di una sessualità propria.
Dice tutto la posizione che l’Italia occupa nel mondo per parità tra uomo e donne (74° posto), posizione svantaggiata rispetto ad altri Paesi come l’Australia (23° posto) che divulga con interesse l’orgasmo femminile e i suoi benefici anche se ci sono state delle polemiche o della Svezia (4° posto) che finanzia la pornografia femminile, sconosciuta nel nostro Paese che fa sempre più passi indietro e la sessualità resta tabù che perfino l’Iran piano piano sta superando.
Per esperienza personale vi voglio dire he conosco benissimo sia la mia vulva che la mia vagina. Ho iniziato a masturbarmi da quando avevo otto anni e ho scoperto di avere un clitoride, organo che i libri di scienze hanno sempre ignorato.
L’ho esplorato per la prima volta e ho scoperto come era bello e iniziai a fregarlo. Per la prima volta mi sentii padrona del mio corpo, ero io a possederlo e mi piaceva sentirmi mia. Chiusa nella mia stanza mi sentivo libera dalla schiavitù di essere donna nel contesto in cui vivevo e non mi sentivo più sporca, non mi vergognavo più del mio corpo.
Sono diventata donna da quella volta che fu molto più bella della mia prima volta che andai a letto con un uomo, forse perchè provavo dolore e non provai nemmeno un orgasmo, perchè la mia vagina non me lo permetteva.
Da quando avevo otto anni scoprii che la mia clitoride mi dava un piacere fortissimo e che solo lui poteva farlo. Continuai a toccarmi e non smetterò più di farlo nemmeno quando faccio l’amore con il mio ragazzo.
Ora vorrei farvi una provocazione: A voi uomini piacerebbe essere castrati? Non penso proprio, cercatevi di mettervi nei nostri panni e noi donne non piace subire castrazioni simili e questo vale anche alle donne sessuologhe e ginecologhe che per i loro interessi continuano a truffare tantissime donne e a provocarci frustrazioni inutili.
Immaginatevi se tantissime donne vi chiedessero il risarcimento per l’anogasmia che le avete prov0cato con le vostre cacate o per le crescenti violenze sessuali che subiscono o subiranno a causa della vostra propaganda che ci riduce a mero buco.
Mary
Ho una proposta: Scriviamo alle ginecologhe che hanno diffuso questa vergogna?