Giu’ le mani dalla Pasta Garofalo!

New York – Gli italiani che hanno la fortuna di vivere a Ridgewood nel Queens, godono di privilegi unici come quello di trovare la pasta Garofalo in almeno un paio di alimentari. La pasta Garofalo e’ a detta di molti, e sottoscrivo, una delle migliori paste che siano in circolazione anche a New York. Per chi vive negli Stati Uniti  trovare buoni prodotti italiani e’ spesso una vera impresa. Io e mio marito, ad esempio, abbiamo meditato varie volte di spostarci fuori citta’ per poter godere della natura e di un poco di silenzio, ma ogni volta che rileggevamo la lista dei pro e dei contro e arrivavamo al fatidico punto, “companatico”, tornavamo sui nostri passi. La difficolta’ di trovare prodotti europei, quindi genuini, privi di addittivi, ormoni e OGM, che dovremo affrontare se lasciassimo il nostro quartiere, che e’ molto ben fornito, ci blocca. Non si tratta di banale nostalgia della “pizza” o degli “spaghetti”, come ho letto giorni fa su un articolo del Fatto Quotidiano; la pasta Barilla si trova dappertutto (peccato non si digerisca!), ma piuttosto del terrore di doversi cibare di pasta OGM e cibi precotti o surgelati e di pomodori senza sapore o pane che ammufisce dopo due giorni. Il problema “cibo” negli States non e’ da sottovalutare. Immaginate quindi la brutta sorpresa che ho avuto nel leggere che la famiglia Menna, titolare del pastificio di Gragnano, sarebbe in trattative con il gruppo spagnolo Ebro Foods per la cessione del marchio.  Gli spagnoli non sono certo famosi per i cibi organici, anzi, sono i primi produttori di OGM in Europa e l’ultima cosa che vorrei e’ di dovermi rimettere a cercare una pasta digeribile e di essere costretta a pagarla 6 dollari al pacco!

Mi auguro vivamente che in caso i Menna decidessero per la cessione del marchio, oltre che al personale, manterranno anche la qualita’ della pasta.