Tra una settimana si vota in Sicilia per il rinnovo della assemblea regionale e per l’elezione del Governatore. Dopo le ultime due disgraziate amministrazioni di Cuffaro e Lombardo, per l’ennesima volta il popolo siciliano è chiamato ad elezioni anticipate.
I candidati principali sono cinque. Rosario Crocetta, ex sindaco di Gela, candidato del Partito Democratico e dell’Udc. Nello Musumeci, deputato e sostenuto da Pdl e La Destra. Gianfranco Miccichè, ex Forza italia, ora candidato di Grande Sud. La Sinistra alternativa di Sel, Idv e Fds si è raccolta attorno al nome di Giovanna Marano. Infine il Movimento di Grillo con Giancarlo Cancellieri.
Le consultazioni siciliane assumono una valenza nazionale. In ambienti bene informati si vocifera che l’eventuale sconfitta di Musumeci sarebbe il colpo di grazia al già malridotto Pdl. Berlusconi a quel punto potrebbe rovesciare il tavolo e creare un nuovo movimento resettando tutta la dirigenza, partendo dal siciliano Alfano.
D’altro cando una vittoria di Crocetta rinsalderebbe il legame tra Udc e Pd per una alleanza nazionale, legame inviso a Vendola e che quindi potrebbe destabilizzare gli accordi tra Sel e Democratici.
Poi c’è Grillo. Lo ‘sbarco’ del comico genovese potrebbe risultare vincente e dare al Movimento 5 stelle la ‘palma’ di primo partito dell’isola.
I sondaggi danno i candidati di Pdl e Pd praticamente appaiati. Tra sette giorni i risultati:
Secondo un sondaggio della società Ipr commissionato dal Partito democratico, il candidato alla poltrona di governatore della Sicilia Rosario Crocetta (Pd, Udc, Api e Psi) ha il 30% dei consensi, un punto in più di Nello Musumeci (29%) in corsa con Pdl, Pid-Cantiere Popolare e La Destra.
Al terzo posto Gianfranco Miccichè con il 18%, appoggiato da Grande Sud, Pds-Mpa, Fli e Mps. Seguono Giancarlo Cancelleri del M5S con il 9,5%, Giovanna Marano con il 7,5% (Sel, Idv, Federazione della sinistra e Verdi). Gli altri cinque candidati governatore si dividono il 6% delle preferenze. Il 26% dell’elettorato è indeciso. (fonte)
Ma in concreto cosa propongono i partiti ai cittadini siciliani? Qui di seguito i programmi dei candidati:
Rosario Crocetta
Il Sindaco dei Siciliani
dal programma (il resto lo trovate qui)
La regione della rivoluzione, della dignità metterà sotto lo stesso tetto Istituzioni, volontariato, parti sociali, imprese, lavoratori, associazioni antiracket e antimafia in un lavoro straordinario per eliminare ogni forma di criminalità, di corruzione e di legame con la mafia. Creeremo un osservatorio antimafia e antiracket che funzionerà da elemento di collegamento fra l’azione di governo e l’azione della società. Fuori la mafia dagli appalti, subappalti e forniture.
Occorrerà semplificare l’acquisizione delle informative antimafia delle imprese attraverso la White-list delle imprese che possono lavorare con la pubblica amministrazione. Le imprese che denunciano il pizzo e la corruzione, invece di essere discriminate come oggi, riceveranno sostegno pubblico. La formazione del nuovo cittadino non sarà obiettivo solo della scuola ma di tutta la società, saranno progetti integrati tra Istituzioni, scuola, quartieri, chiese e associazioni religiose e laiche. Parole come parità non dovranno più essere vuote, proporremo la legge per il doppio voto di genere in tutti gli organi elettivi delle donne, la loro presenza in tutte le giunte comunali, provinciali e regionali sarà garantita.
Ci batteremo contro ogni forma di discriminazione di varia natura. Sarà una politica per le famiglie e le persone, concedendo mutui ad interessi zero ai giovani che vogliono acquistare la prima casa. La Sanità, sarà il punto centrale della dignità che metterà al centro i bisogni degli ultimi, si batterà contro ogni disuguaglianza e valorizzerà le differenze come ricchezza. Ci batteremo per il lavoro, favoriremo percorsi lavorativi per le persone diversamente abili
Nello Musumeci
Sicilia 2020.
(dal programma di Musumeci, il resto lo trovate qui)
Sanità, garantire il diritto alla Salute
- Promozione di un sistema sanitario finalmente a misura di malato,
- Stop alla lottizzazione degli ospedali. Dirigenti sanitari nominati in base alle competenze e non alle appartenenze,
- Onorare il “Piano di rientro” sottoscritto dalla Regione con i Ministeri della Salute e dell’Economia, senza effettuare tagli lineari che non tengano in considerazione la domanda di salute della popolazione,
- Equa assegnazione di territorio e di abitanti per azienda sanitaria, nel rispetto dei parametri medi nazionali,
- Separare il soggetto committente dei servizi “l’Azienda Sanitaria Provinciale”dai soggetti erogatori pubblici e privati: unico impianto sanitario in grado di garantire trasparenza, riduzione dei costi e qualità delle prestazioni sanitarie,
- Riorganizzazione del servizio 118 per razionalizzare i costi e migliorare la qualità del servizio, promuovendo anche la ristrutturazione dell’attuale società pubblica consentendo l’integrazione degli operatori del volontariato sociale
- Costruzione delle “reti assistenziali” tenendo conto degli operatori pubblici e privati esistenti e delle esigenze del cittadino, senza mortificare le aziende efficienti e garantendo i cittadini dei territori più piccoli,
- Revisione del decreto Russo che prevede l’accorpamento dei laboratori di analisi e alla soglia minima delle 100mila prestazioni all’anno per essere accreditati, così come deciso dal Tar.
Gianfranco Miccichè
Sogno Siciliano
(un estratto dal programma, il resto qui)
In Sicilia bisogna iniziare a fare sistema. La crescita del territorio non può essere slegata dalle proprie naturali attitudini: turismo, agricoltura e ricerca, non possono prescindere dall’indipendenza energetica e dallo sviluppo delle reti infrastrutturali.
Il Governo dovrà incentivare tutti i sistemi produttivi, economici, culturali e sociali, affinché si strutturino in una rete di integrazione reciproca. Non bisogna disperdere le proprie risorse e potenzialità rimanendo chiusi in una logica di isolamento nel proprio settore.
Giancarlo Cancellieri
Un portavoce a 5 Stelle
(tratto dal programma del movimento, qui trovate il resto)
Riduzione delle indennità per i parlamentari regionali.
- Indennità parlamentare da 5.101,68 euro a 2.500 euro netti al mese.
- Abolire diaria 3.500 euro al mese
- Abolire rimborso delle spese per l’esercizio del mandato parlamentare 4.180 euro al mese.
- Spese di trasporto (ferroviario, aereo e marittimo) 10.095,84 euro all’anno, da cambiare con rimborso puntuale su presentazione di stato di servizio e ricevute di viaggio.
- Spese di viaggio (macchina) residenti a Palermo 6.646 anno, da cambiare con rimborso come da minimo Tabella ACI per macchina di media cilindrata.
- Spese di viaggio (macchina) residenti entro 100 Km da Palermo 13.293 anno, da cambiare con rimborso come da minimo Tabella ACI per macchina di media cilindrata.
- Spese di viaggio (macchina) residenti oltre 100 Km da Palermo 15.979 anno, da cambiare con rimborso come da minimo Tabella ACI per di media cilindrata.
- Abolizione spese telefoniche 4.150 euro annui. Eventuale sostituzione con contratti tipo “aziendali”
- Abolizione assegno di solidarietà al termine del mandato parlamentare pari all’80% dell’importo lordo di una mensilità dell’indennità moltiplicato per il numero degli anni di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).
- Abolizione dell’assegno vitalizio dei deputati.
- Abolire indennità di funzione.
Giovanna Marano
LiberaSicilia
(un estratto dal programma, che trovate sul sito del movimento)
» Si introdurrà il reddito minimo garantito da destinare a disoccupati e inoccupati, assumendo come punto di riferimento l’omologa legge del 2009 della regione Lazio. Se si considera la fascia di età più giovane, cioè dai 15 ai 35 anni, il totale dei disoccupati e inoccupati siciliani è pari a circa 140 mila individui. » Il costo previsto andrà finanziato costituendo un apposito Fondo regionale, con specifiche poste di bilancio per la quota parte. La legge dovrà corrispondere ai vincoli di finanza pubblica, variabili nel tempo: essa andrà dunque costantemente monitorata e coordinata con politiche attive per il lavoro e accompagnata da misure che favoriscano la creazione di nuova imprenditorialità, specialmente giovanile e femminile.
» Nell’introduzione del reddito minimo garantito fondamentale risulterà il ruolo – e dunque la preventiva riforma – dei Centri Pubblici per l’Impiego, le cui prerogative andranno ampliate, nonché delle politiche di formazione professionale e delle misure regionali da adottare in materia di politica industriale.