Da sinistra Matteo Rizzolo, Massimo Stronati, Erik Munguia e Claudio Perinelli
Abbiamo provato un’emozione fortissima ieri a Torino, dove eravamo stati convocati come giudici per la terza e ultima tappa nazionale di “Diageo Reserve World Class” (di cui vi lasciamo in calce il comunicato).
Foto di proprietà de IL BICCHIERE DIVERSO
Le motivazioni di questa solare sensazione, sono state le più disparate: dall’altissimo livello della competizione, dei suoi partecipanti, dell’organizzazione e dei prodotti fino alla suggestiva location, non tralasciando il fascino dell’atto creativo che veniva proposto da tutti i barman (lasciateci usare questo termine nella sua accezione più alta) in un mix di batticuore e studio pregresso.
Forse però, la cosa che più ci ha colpito e lasciato vistosamente e positivamente provati, è stato osservare i competitors cimentarsi tra voce spezzata e mani tremanti, nella realizzazione del Punch (o meglio della sua rievocazione per la gara) che ci avrebbero servito, entrare in sintonia con le loro aspettative, con i loro sogni che trasudavano in ogni gesto, in ogni miscelazione, descrizione.
Ciascun bicchiere raccontava una storia, del Punch e del barman, ci portava in quell’anima che avevamo davanti e che voleva riuscire a coronare il sogno di un riconoscimento tra i migliori. Concretizzare un altro passo verso il Mondo e l’opportunità di sfidarsi e sfidare i Best of internazionali.
Foto di proprietà de IL BICCHIERE DIVERSO
Tra servizi semplicissimi e perfetti e altri spettacolari ma di grandissima qualità, noi giudici siamo rimasti a volte sconcertati dalla trasversalità della riproposta del Punch sorbito che, a volte, andava a sublimare il concetto stesso del drink, avventurandosi in terreni ben più evocativi o sperimentali.
Foto di proprietà de IL BICCHIERE DIVERSO
L’opportunità che ci è stata offerta, e di cui ringraziamo Diageo, è stata quella di comprendere ancora di più l’arte -che troppo spesso viene sottovalutata o svilita- che deve possedere un Barman, tutta la storia di cui è carica la sua figura, condividere tutta l’energia dei contendenti e sorridere e gioire delle loro vittorie ma anche delle sconfitte, che a quei livelli non possiamo ritenere tali.
Si è celebrato un matrimonio esclusivo tra l’uomo e l’eccellenza con il placet di distillati di forte caratura come Tequila Don Julio, Talisker e storici come Grand Marnier, che hanno reso la giornata indimenticabile.
p.s.- grazie a tutti i giurati, davvero splendidi e fonti inesauribili di conoscenza.
Buona scelta
IBD
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Erik Munguia con Giordano Scarfini, head of customer marketing Diageo
Diageo Reserve World Class è la prestigiosa ed acclamata competizione internazionale istituita da Diageo Reserve che celebra l’arte della mixology e che ha visto trionfare quattro bartender: Matteo Rizzolo del 1930 di Milano, Claudio Perinelli de Il Kiosko di Peschiera del Garda, Massimo Stronati del Doping Club di Milano e Erik Munguia de La Piedra del Sol di Bologna primo classificato tra i sedici bartender in gara. Un programma annuale quello di World Class, che mette in scena il più grande, aspirazionale ed autorevole palcoscenico del settore dei luxury spirits, mediante la ricerca e la selezione dell’élite dei bartender di 50 paesi nel mondo, ispirandoli ad esplorare nuove frontiere della mixology e mettendone alla prova il talento, la competenza, la creatività, la conoscenza, la tecnica, il carisma, la padronanza dietro al bancone.
Giunta alla sua sesta edizione, Diageo Reserve World Class coinvolge oggi oltre 18.000 professionisti della mixology in tutto il mondo ed è riconosciuto come ‘il’ punto di riferimento della scena mondiale della cocktail culture d’eccellenza, che crea ed evidenzia le tendenze della mixology contemporanea, con i preziosi distillati della collezione Diageo Reserve, quali il gin Tanqueray No. TEN, la vodka Ketel One, il rum Zacapa, i blended Scotch whisky Johnnie Walker Gold Label Reserve, Johnnie Walker Platinum, Johnnie Walker Blue Label, il tequila Don Julio, single malt scotch whisky come Talisker e Cardhu.
I vincitori di questa tappa fiorentina sono gli ultimi quattro finalisti a comporre la rosa dei 12 candidati che si sfideranno il 26 maggio per conquistare il titolo di Miglior Bartender d’Italia e accedere così alla finale mondiale per diventare il Bartender of the year 2014 prevista dal 28 luglio al primo agosto in Inghilterra. La vittoria per questi professionisti è arrivata dopo aver superato brillantemente le due prove di cocktail creation con protagonisti rispettivamente il tequila Don Julio e Grand Marnier e il whisky single malt Talisker. La prima sfida, Punch&glass, ha coinvolto i bartender nella preparazione di un serve ispirato alla tradizione del punch ma con un twist più contemporaneo. La seconda prova invece, chiamata The Flavour Challenge, ha visto i bartender miscelare il blended whisky Johnnie Walker Gold Label in un cocktail da loro ideato con l’intento di innovare il serving tradizionale del distillato degustato solitamente liscio o con la sola aggiunta di ghiaccio. Le prove di World Class nascono sotto il segno del cosiddetto Retro Chic, il trend protagonista di questa competizione lanciato ed accreditato nel 2012 da luminari della mixology, rappresentanti dell’industria del lusso, trend setter e guru del settore. Una tendenza già riconosciuta ed emersa nella moda, nell’arte, nel design, nell’arredamento, che ha mostrato la sua influenza perfino negli show televisivi, dove si notano contaminazioni e richiami che dimostrano un sempre più evidente e vibrante ritorno allo stile che ha caratterizzato in particolare gli anni ‘50 e ’60. Eleganza, raffinatezza, semplicità e glamour del passato reinterpretati con un’impronta contemporanea. In omaggio a questo revival, i bartender che salgono oggi sul palcoscenico di World Class hanno l’opportunità di creare, con i preziosi distillati della collezione Diageo Reserve, cocktail sofisticati ed innovativi che interpretano l’essenza del Retro Chic, espandendone l’espressione e testimoniandone l’evoluzione, appunto, nell’universo della mixology.