Dal 1956 a oggi hanno fatto parte della consulta 110 persone. Paolo Grossi, da poco nominato presidente della corte costituzionale, è uno dei membri più anziani a ricoprire l’incarico. Con i suoi 83 anni è “battuto” solo da Giuliano Vassalli, eletto presidente nel 1999 a 84 anni.
Art. 134 – La Corte costituzionale giudica: sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni; sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni; sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione.
La corte costituzionale è l’organo che si assicura che l’operato del legislatore rispetti i precetti della nostra carta costituente. Un ruolo fondamentale, che negli ultimi anni ha assunto sempre più un ruolo politico.
La consulta è composta da quindici giudici nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria e amministrativa.
Recentemente Paolo Grossi, membro della corte dal febbraio 2009, è stato nominato presidente. Con i suoi 83 anni è la seconda persona più anziana a ricoprire l’incarico dopo Giuliano Vassalli, eletto presidente nel 1999 a 84 anni. Con l’occasione analizziamo alcuni dati delle 110 persone che dal 1956 a oggi hanno fatto parte della corte costituzionale.
Età media e sesso – giudici semplici e presidenti.
L’età media di un giudice al giorno della nomina è di 63 anni. Il più giovane membro è stato Francesco Paolo Bonifacio, nominato nel 1963 a 40 anni. Il più anziano, il presidente emerito Enrico De Nicola, entrato a far parte della corte a 78 anni.
Dal 1956 solo quattro donne hanno fatto parte della corte, di cui la prima nel 1996 (Fernanda Contri). Le altre tre sono tutte attualmente in carica. Nessuna donna è mai stata nominata presidente della consulta .
I 40 presidenti della corte che si sono succeduti in questi 60 anni di storia il giorno della nomina avevano un’età media di 68 anni. Il più giovane della storia è stato ancora una volta Francesco Paolo Bonifacio, nominato nel 1973 ancora 49enne.
Qualifiche e autorità designante
Il 50% dei membri passati e presenti della corte costituzionale proviene dal mondo accademico, il 35,45% sono magistrati, mentre il ristante 14,55% sono avvocati. Come è stato già detto, le autorità designanti sono tre (parlamento, presidente della Repubblica e le supreme magistrature ordinaria e amministrativa), e questo influisce molto su chi viene nominato.
Le magistrature infatti (corte di cassazione, dei conti e di stato), non hanno mai nominato professori ordinari, ma solo magistrati e avvocati generali. Di tutta risposta raramente il Presidente della Repubblica e il parlamento hanno nominato magistrati (è successo solo in sei occasioni).
È evidente il gioco dei ruoli delle nomine, con ognuno degli attori coinvolti che contribuisce a modo suo a bilanciare la formazione della consulta.
Il possibile futuro della corte
Alcuni aspetti della composizione della corte costituzionale fanno quantomeno riflettere. Non solo storicamente la presenza femminile è molto bassa (3,6%), ma l’età dei giudici appare costantemente in crescita. Se fino agli anni ’90 i membri della consulta il giorno della nomina avevano in media 61 anni, prima con gli anni 2000 e poi con gli anni 2010, si è saliti rispettivamente a 66 e poi a 67.
Due elementi certamente da tenere in considerazione per le future nomine.
Per approfondire:
- Corte costituzionale, lì dove la politica non riesce ad arrivare
- i giudici dal 1956 ad oggi
- il sito della corte costituzionale