Giugliano-Volla, guerriglia in campo

In Campania, un altro campo di calcio si tinge di rosso, un nuovo episodio di violenza negli stadi, l’ennesimo, ha visto coinvolte le squadre napoletane Giugliano e Virtus Volla, alla fine del primo tempo dell’incontro, svoltosi a Volla in provincia di Napoli. I giocatori si stavano avviando negli spogliatoi, quando la squadra del Volla è stata colta inaspettatamente dalla furia spietata dei “tifosi” del Giugliano.

Gli ultrà hanno scavalcato le recinzioni per prendere a colpi di spranghe e di sedie i malcapitati giocatori scatenando una folle violenza che ha portato, logicamente, alla sospensione dell’incontro. Tutto ha avuto inizio da un gesto decisamente antisportivo da parte di un ultrà che, dopo essere riuscito ad entrare in campo, ha colpito sul volto Scippa, attaccante del Volla. Da qui è scaturito un crescendo di violenza che ha cominciato a degenerare di minuto in minuto, dando luogo ad una spiacevole e pericolosa situazione, che offre il ritratto di come lo sport non dovrebbe essere. Il risultato di questa folle rissa provocata dagli ultrà, è stato abbastanza allarmante: il giocatore del Volla, Alyiev, ferito alla testa, contusioni per un commissario di campo e per un magazziniere, e un altro giocatore del Volla, Barrella, è stato colto da un malore, dopo essere stato colpito svariate volte. Questi sono gli episodi di violenza che hanno avuto le conseguenze più gravi per i calciatori coinvolti, ma come si è visto la rissa ha trascinato nel suo vortice un gran numero di giocatori e di ultrà, e addetti ai lavori.

Visti i risultati di quanto accaduto, e dal momento che non si tratta del primo episodio di violenza negli stadi, appare ovvio chiedersi quale sia stato il ruolo delle forze dell’ordine in questa allarmante situazione. Infatti, la loro presenza è stata quasi nulla, poiché sono stati contati solamente tre carabinieri, un numero insufficiente per contenere episodi di violenza di questi tipo, e che purtroppo continuano a persistere. I presidenti delle rispettive squadre, Sestile per il Giugliano, e Urbano per il Volla, hanno espresso la loro amarezza e il loro disappunto per quanto accaduto, e hanno preso le distanze da un’immagine distorta dello sport, che ancora oggi viene sporcato da soggetti pericolosi come gli ultrà, estremamente lontani dal concetto di tifoso. La follia dell’episodio ha sconvolto tutti, giocatori compresi, in quanto il calcio e in generale lo sport dovrebbe essere una passione che unisce, o al limite scatenare un pacifico e intelligente spirito competitivo tra le varie tifoserie.

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