Il consigliere regionale di Sel Giulio Cavalli mette in chiaro quanto male abbia fatto Filippo Penati e il successo che ha avuto, considerato un innovatore, col suo moderatismo amico degli affaristi, con l’acquisto di quote della Chiaravalle, gesto politicamente pessimo, perché basato sulla rendita e su un’idea di sviluppo vecchia di oltre mezzo secolo. La Lega cambia idea ogni giorno, come dimostra Matteo Salvini che in modo disinibito dichiara anche: “Al massimo prenderò qualche fischio”. Tante grazie. Chi si fida? Nel passato del Pd c’è non solo Penati ma, come ricorda Cavalli, “le primarie della desolazione”, quelle vinte da Veltroni, che oggi – se esiste un Dio ateo – se ne va. Gestaccio mediatico per dar fastidio a Bersani. Finissero questi giochetti una buona volta sarebbe un gesto gentile verso i pazienti elettori. Il Nobel per la Pace se lo meritano gli europei che soffrono e faticano a causa dei loro cattivi governi, non se lo merita l’Unione europea. Non ci sono stati sessant’anni di pace. La guerra dell’ex Jugoslavia fa parte pienamente di questo periodo storico e l’Europa vi è direttamente implicata, con la sua Nato e la sua scelta di campo senza identità autentica. Giulio Cavalli consiglia di occuparsi direttamente della Lombardia: cittadini, comitati, partiti, senza badare alle solite storie del centrodestra. Ecco il suo post.
Continua il tira e molla tra la Lega (che dice, disdice, fa, disfa, e ridisfa) e un Formigoni imballato. Ora i leghisti dicono che si voterà ad Aprile (perché non subito?) e che dovrebbero dimettersi i consiglieri indagati (praticamente il gruppo consiliare più numeroso in Regione Lombardia: quello degli indagati).
Facciamo una cosa: Formigoni si dimetta e usciamo da questa lotta nel fango di reduci di un’era passata.
Nel frattempo sarebbe il caso che nel centrosinistra provassimo a raccontare l’alternativa e soprattutto le regole e i modi dell’avvicinamento all’appuntamento elettorale perché forse la mancata sollevazione popolare contro Formigoni è dovuta all’incollatura persistente di Penati alla poltrona che ricorda come alle primarie della desolazione anche noi negli ultimi anni abbiamo fatto la nostra parte. Per questo invito gli amici del PD, i compagni di SEL e gli amici dell’IDV insieme a FDS e ai tanti comitati, movimenti e cittadini che in questi ultimi anni praticamente ogni sera abbiamo incontrato, incrociato e con cui abbiamo dibattuto a non farsi condizionare dai tempi dei leghisti e pidiellini e dare il colpo di reni che serve: punti di rivoluzione rispetto al passato prossimo, programmi chiari su lavoro, scuola, sanità, trasporti e linea di avvicinamento alle primarie e coalizione.
Non credo che il nostro ruolo sia quello di preoccuparci delle dinamiche politiche della maggioranza, quanto piuttosto essere credibili per la maggioranza dei lombardi. E noi, dopo aver scavallato provincia per provincia in questi ultimi mesi di ascolto, siamo pronti a partire.
Giulio Cavalli
Consigliere regionale, Sel
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