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Giunta Bonaldi, creato il correntone dei diversamente cattolici: ma serve un’altra economia

Creato il 27 maggio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Fabio Bergamaschi, giovane laureando che presta la propria opera per un’associazione di volontariato, il gruppo handicap San Giacomo, assessore ai lavori pubblici ancora laureando; poi Angela Beretta, di “solida formazione cristiana” come scrive lei stessa nel curriculum, insegnante e ricercatrice molto stimata, ora dedita alle politiche sociali; Morena Saltini, commercialista, impegnata in molteplici attività professionali per il mondo del volontariato, la stessa Stefania Bonaldi, dalla formazione solidamente cattolica, gemella di Antonio Agazzi fino alla Fuci (Federazione universitari cattolici italiani), prima che le bizzarrie della vita li allontanassero. Diversamente cattolici, o espressione del volontariato, gli assessori nominati da Stefania Bonaldi non formano un monocolore Pd: solo tre sono iscritti al partito di Bersani, gli altri rappresentano un ambiente diverso, vagamente o decisamente cattolico, secondo i casi. Si potrà formare anche il correntone cattolico-Pd, la santa alleanza che regge ancora a Cremona. L’alternativa a Cl è salda, si può stare sicuri.

Ne aveva bisogno Stefania Bonaldi, che di questo mondo cattolico o para cattolico è parte? Per nulla. Assolutamente nessun bisogno. Può amministrare senza la minima benedizione diversamente cattolica, senza cercare legittimazioni estranee al voto, alla Costituzione, alla libertà dei cittadini che l’hanno scelta come sindaco e sono in luna di miele con lei. Una straordinaria vittoria è stata sminuita da una giunta formata con timidezza e soggezione verso il più forte dei poteri virtuali, oltre che economici, la Chiesa.

Della sinistra si fa a meno perché non crea alcuna suggestione, alcun fascino, proprio mentre la flessibilità più disumana, i tagli ai diritti umani, agli stipendi, alle pensioni, la povertà diventa un dogma, e proprio mentre la Chiesa che non denuncia i pedofili anzi li protegge con cura da sempre, la Chiesa che deve cacciar via il direttore dello Ior, che si vede arrestare il maggiordomo (!) dalla gendarmeria vaticana, ipnotizza le masse, le soggioga e inibisce, facendo sognare un mondo che non c’è. Scelte machiavelliche: religio instrumentum regni. Cioè con la religione si governa, si controllano le masse, si smentiscono i giornalisti cattivi, ci si crea un alone di fiducia assoluta. Della pedofilia diffusa e difesa nella Chiesa non si deve parlare anche se le vittime sono minori. Si difendono, si tutelano i minori quando si tratta di affido, ovvero di azioni che fanno onore alle famiglie, ma non si tutelano i minori quando sono vittime del clero, se no l’efficacia della gestione del potere viene meno.

Rinnovare la politica in questo modo a che cosa serve? O meglio: serve rinnovare la politica oppure c’è bisogno di cambiare l’economia, di dare alcuni segnali, senza contrastare le altrui libertà, a una società così depressa e malandata?

p.z.

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