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Giuseppe Capogrossi

Creato il 07 marzo 2014 da Artesplorando @artesplorando
Giuseppe CapogrossiPittore italiano (Roma 1900 - ivi 1972), Giuseppe Capogrossi iniziò a dipingere sotto la guida di F. Carena. Fu più volte a Parigi (1927, 1933), dove il suo nome fu legato dalla critica alla scuola romana e alla pittura tonale, ma, nonostante i contatti con l'ambiente di Scipione e di Mafai, la sua pittura se ne discostava per una esigenza di rigore compositivo e per l'interesse alla scomposizione cubista. Più intensa si fece poi nelle sue opere la ricerca cromatica e la tessitura di ritmi spaziali, preludendo così alle esperienze che lo impegnarono dall'immediato dopoguerra. Nel 1951 Capogrossi partecipò alla fondazione del gruppo romano Origine e nel 1952 aderì al Gruppo Spaziale milanese. Abbandonato ogni riferimento al mondo oggettivo nel 1948, concepì uno spazio coscientemente strutturato da un segno dalla semplicità quasi archetipica, sempre riconoscibile ma riproposto in continue varianti e valori sempre nuovi. Il tipico marchio di Capogrossi definito con svariati termini ora “pettine”, “tridente” e “bestiola”, ora “forchetta”, “artiglio” e “tetradente”, è un modulo che lui combina all'infinito. Tutta la sua produzione astratta sarà improntata su questo unico elemento segnico che combina diversamente sulla tela, in maniera ordinata e sequenziale, a volte liberamente senza un tracciato prestabilito, proposto in varie dimensioni e colori. Riguardo alle fonti che hanno dato origine a questo segno, molto si è detto: c’è chi sostiene che derivi dalla semplificazione di elementi reali, come le staccionate che disegna nel soggiorno in Austria del 1947, altrimenti dai modelli scientifici della catena del Dna; altri scorgono probabili rimandi ai dipinti rupestri del Mesolitico e del Neolitico, alle figure stilizzate sui vasi arcaici della Susiana, a modelli meno remoti quali Klee e Magnelli, sino a rilevare delle relazioni con Mondrian e Malevic.Nonostante le incomprensioni iniziali dovute principalmente al fatto che lasciò in maniera drastica la pittura figurativa, la sua opera andrà ricevendo sempre maggiori consensi a livello internazionale.Nel 2012, nella ricorrenza del quarantennale della morte, una grande retrospettiva della sua produzione pittorica è stata allestita a Savona presso la Pinacoteca Civica di Palazzo Gavotti.
Vi sfido a poterlo fare anche voi!

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