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Giuseppe Corso: “M5S dice NO alla tassa di soggiorno. Ma il consiglio approva”

Creato il 21 novembre 2014 da Comunalimenfi
Giuseppe Corso

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa del consigliere Giuseppe Corso (Movimento 5 Stelle di Menfi).

Nonostante manchino molti servizi essenziali, come l’illuminazione pubblica e la fognatura in diverse zone della fascia costiera, i trasporti pubblici e i servizi igienici nelle località marittime, a Menfi abbiamo la tassa di soggiorno!

Ieri sera (19 nov) in consiglio comunale il M5S è stata l’unica forza politica che si è opposta all’introduzione dell’imposta di soggiorno, approvata con 18 voti a favore e uno contrario (quello del consigliere M5S Giuseppe Corso). Dopo aver consultato alcuni operatori del settore e sentito il malcontento dei cittadini il con portavoce 5 stelle ha rafforzato quelle che erano già forti perplessità chiedendo all’intero consiglio comunale di fare un passo indietro.
Ma lo strapotere dei numeri ha avuto la meglio.

Tra le motivazioni della contrarietà c’è anche il rischio che questa nuova tassa incentivi il turismo in nero, fenomeno purtroppo non poco diffuso nella zona e che rischia di essere avvantaggiato a danno delle strutture regolari che dovranno applicare una maggiorazione (l’importo della tassa) alle loro tariffe con conseguenze sfavorevoli sulla competitività della loro offerta.

Nella delibera non è stata rimossa la presa d’atto che “l’entrata tributaria conseguente risulta essere indispensabile per assicurare gli equilibri del bilancio annuale e pluriennale”, con buona pace degli operatori turistici che, nella riunione con i capigruppo tenutasi la sera precedente, avevano ricevuto rassicurazioni circa la destinazione degli introiti derivanti dall’imposta di soggiorno.

Pur contrari all’introduzione di questa nuova tassa il M5S controllerà che la promessa di destinare i soldi per la creazione di servizi turistici venga mantenuta, nella speranza che tutto non finisca come per i parcheggi a pagamento introdotti alcuni anni fa, i cui introiti dovevano essere spesi per creare tali servizi, salvo poi essere stati dirottati altrove.


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