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Giuseppe Luigi Palma smentito dall’Apa e da Franco Grillini

Creato il 30 agosto 2013 da Uccronline

Giuseppe Luigi PalmaIl presidente dell’Ordine degli Psicologi italiani, Giuseppe Luigi Palma, ha sostenuto in un comunicato che l’orientamento sessuale non è modificabile, volendo delegittimare gli aiuti terapeutici agli omosessuali che ne fanno richiesta. Eppure il leader degli omosessuali italiani, Franco Grillini, è stato eterosessuale fino a 19 anni, amando la sua fidanzata e progettando dei figli con lei. Se non si può cambiare, Grillini è ancora etero? Sta dunque mentendo e ingannando migliaia di persone? Oppure è il dott. Luigi Palma a non conoscere quello di cui vuole parlare?

La vicenda inizia durante la trasmissione «Unomattina Estate» dello scorso 20 agosto, quando l’avvocato Giancarlo Cerrelli, vice-presidente dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, si è pubblicamente confrontato con il portavoce di “Gay Center”, Fabrizio Marrazzo sulla legge contro l’omofobia.

Mentre Marrazzo ha sostenuto che una legge sull’omofobia sarebbe necessaria per impedire che i gay siano fatti oggetto di violenze e discriminazioni, il giurista Cerrelli ha replicato spiegando che il nostro codice civile già punisce tali aggressioni. Marrazzo non ha saputo replicare. La polemica è però emersa quando l’avvocato Cerrelli, dopo aver condannato ogni discriminazione verso gli omosessuali e aver definito l’omosessualità un disordine poiché si palesa una dissonanza tra corpo, oggettivamente eterosessuale (predisposto all’incontro sessuale con un partner sessualmente complementare) e la mente, ha anche citato la possibilità di un sostegno terapeutico agli omosessuali che desiderassero modificare la loro condizione.

Una dura replica a questa affermazione è arrivata il giorno successivo dallo scatenato Franco Grillini, presidente onorario Arcigay, che ha intimato l’ordine degli avvocati di prendere provvedimenti contro Cerrelli. Ancora peggio ha fatto Giuseppe Luigi Palma, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, il quale ha definito «gravissimo che i detrattori della legge antiomofobia ripropongano, tra le altre, l’idea che […] l’orientamento omosessuale sia da modificare, contraddicendo palesemente quanto, invece, da anni sostiene la comunità scientifica internazionale che, a ragione, ha da tempo rigettato le cosiddette terapie di conversione e riparative. Affermare che l’omosessualità possa essere curata o che l’orientamento sessuale di una persona si debba modificare, come recentemente dichiarato dal vicepresidente Unione giuristi cattolici italiani, è una informazione scientificamente priva di fondamento».

Occorre innanzitutto premettere che il pugliese dott. Luigi Palma è schierato politicamente con Sinistra Ecologia e Libertà, candidatosi nel 2010 alle elezioni regionali nella lista dell’omosessuale pugliese Nichi Vendola. Il presidente dell’Ordine degli psicologi ha sostenuto mediaticamente che la comunità scientifica internazionale avrebbe rigettato le terapie riparative, eppure in ambito accademico-scientifico non si sarebbe mai permesso di affermarlo. Basterebbe soltanto citare la posizione della gay-friendly “American Psychological Association” (APA) la quale semplicemente sostiene che non vi siano prove a supporto. Ed è ben diverso dal “rigettare”, anche perché l’Apa ha dovuto riconoscere pubblicamente che 11 donne ex-omosessuali da 10 anni hanno modificato il loro orientamento sessuale mantenendo per oltre 30 anni relazioni normali con uomini.

Nel 2011, inoltre, sul “Journal of Sex and Marital Therapy” uno studio peer-review ha stabilito che la terapia di cambiamento è possibile, funzionante e non pericolosa. Nel 2010 sul “Journal of Human Sexuality” una seconda indagine aveva affermato che «sono possibili cambiamenti significativi, che diventano poi cambiamenti reali a lungo termine». Nella comunità scientifica fanno parte anche organizzazioni guidate da validi psicologi, come NARTH, che portano avanti queste terapie in ambito clinico, ma anche ex presidenti della stessa APA come Robert Perloff e il celebre Nicholas Cummings, che da anni aiutano decine di persone ad uscire dall’omosessualità.

Infine, se fosse vero che «l’orientamento sessuale non è modificabile» come sostiene Luigi Palma, allora Franco Grillini dovrebbe dimettersi dalla presidenza dell‘Arcigay perché sarebbe ancora etero, così come lo sarebbero  tantissime altre persone. Il noto omosessuale, infatti, a 19 anni pensava al matrimonio e ai figli (ne voleva ben 8!) assieme alla sua fidanzata, che amava, come ha raccontato nel libro «Ecce Omo: 25 anni di rivoluzione gentile» (Rizzoli 2008). Poi l’omosessualità e la militanza anticattolica. Se Luigi Palma ha ragione e l’orientamento sessuale non può essere cambiato, l’omosessuale più famoso d’Italia in realtà è ancora etero. O meglio, secondo le sue parole non è “scientificamente fondato” che sia omosessuale. Il vendoliano presidente dell’Ordine degli psicologi italiani, oltre a chiarirsi con il leader dell’Arcigay, dovrebbe inoltre dimostrare l’esistenza del fantomatico “gene gay” perché evidentemente se vorrà essere coerente con se stesso dovrà ritenere che, come non si diventa etero così “omosessuali si nasce e non si può diventare”.

Come è stato infine fatto notare, il comunicato di Giuseppe Luigi Palma è lesivo del Codice Deontologico degli psicologi italiani ed è, come spiegato dal giurista Francesco D’Agostino, «un’arrogante intimidazione (pseudo)-epistemologica». Il docente de “La Sapienza” ha anche accennato alla derubricazione nel 1973 dell’omosessualità dal novero delle psicopatologie del DSM non avvenuta a seguito di un adeguato dibattito scientifico, ma per mezzo di alzata di mano tra gli allora membri dell’“American Psychiatric Association” (il 58% si dichiarò a favore) da anni impediti a tenere conferenze pubbliche ufficiali poiché continuamente interrotti dai militanti LGBT.

La redazione


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