Di anomalo c’è che il Parlamento, chiamato a legiferare, non dovrebbe subire alcun tipo di influenza da altri poteri dello stato. Tesauro non è rimasto imparziale, in quanto nella prima conferenza stampa da presidente si è apertamente schierato contro la riforma in questione.
Il suo risulta un vero e proprio elogio della lentezza, contrapponendosi all’orientamento assunto dalla Boschi: Ci sono riforme che hanno bisogno di sedimentazione: andare troppo veloci, per alcune cose va bene, per altre è meglio una maggiore riflessione, purché non sia strumentale per impedire il cammino verso un migliore assetto del sistema.
Dimostra invece impazienza nell’eleggere i giudici della Corte Costituzionale, visto che ancora non si è arrivati a un punto di incontro a riguardo: Il Parlamento farebbe bene a fare al più presto queste nomine: queste attese, che si verificano tradizionalmente, non fanno bene né al nostro paese nè alla Corte, che non è un organo secondario e ha bisogno di operare nella sua pienezza.