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Giuseppina Di Leoraccomandazioni per la famiglia

Da Ennioabate
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Foto di Giuseppina di Leo

31.12.013 – h.: 21,05
Proviamo a sparigliare un pensiero
di un concetto ribaltiamone insieme senso e logica
del dubbio proviamo certezza, quantunque viceversa
all’incrocio troveremo il sentiero.

*
Una folla minuta paga il suo tributo all’ignoranza,
volgendo ali smorte saluta ed esce
lo spettacolo continua sul parterre
le redingote stendono i loro bordi
con maggiore scioltezza ora
una sigaretta è concessa allo chauffeur.
Pallida uguale mentre apprende la notizia
una madrina spalanca gli occhi parlando al cellulare
c’è qualcuno intento a muovere nel frattempo
a sua insaputa passi felpati dentro casa.

- h.: 15,20.

*
Agnizione

C’è stato un tempo in cui calanchi erano le parole
scurità apicali infilzavano occhi discendenti lame
bocche orribili. E di un dio non vidi mai la fine.
Mezza pagina era troppo. Né parlarti
spostava lo sgomento dei tre sì e dei tre no.
Su quale fragile armonia s’incammina la rabbia
stesa in alto pressa un tavolo di accordi poche facce
si riconoscono tra gli estranei nel momento del saluto.

*
Con l’odio serrato nel petto scrivi pure
la nenia per addomesticare le belve
ama il prossimo tuo evitandolo da sempre
erigi l’altare della benevolenza sotto il grido
uccelli auspici colpisci con la fionda;
la lingua di sangue bagnata nel ruscello
scherma il velo alla ragazza
mai amata né tradita, solo schernita.
- h.: 16,40

*
Giovedì 28 marzo 013 – h.: 17,00
Il becchime per polli tra poco verrà distribuito:
bacio, saluti e auguri per una Pasqua buona e
lungamente serena, fino al martedì incluso.
Le sempre buone feste passate.
Ai sorrisi soprusi d’occasione si associano
raccomandazioni per la famiglia.

*
Giovedì 28 marzo 013
Autori poco noti ritraggono il pensiero
per facili associazioni affermazioni sostengono.
Ma lei sentì la veglia che dal mio corpo
il vento stanco le trasmise. In desiderio
in crescendo la mano raggiunse la porta. Eloisa
ha pallidi i lineamenti, le scarpe ai suoi piedi sollevati
come la veste intorno alla coscia sinistra adagiata
su di un lato aspetta il corpo che sussulti
che sia portato fuori all’alba. Ma che nulla resti
che non chiudano la porta. Ci penserà lei stessa dopo
a ribatterla con forza.

*
Venerdì 29 marzo 013 – h.: 10 – Il sole raccoglie il bacio e noi lontano restiamo dalla gente nello
spazio aperto / ci bastano due orazioni / le note della banda ed il saluto alle due immagini sacre. E solo un altro (chissà!) è da dimenticare.


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