“Sai, penso che non sia la donna giusta per me, all’inizio, molto preso da lei, la pensavo diversamente, ma oggi, viste le tante cose che ci dividono, temo di essermi sbagliato e allora che faccio? Beh, continuo, cercando di mediare fino a che posso.”
Si era in vena di confessioni l’altra sera con un amico e stranamente, lui che in genere è molto attento alla sua privacy, improvvisamente ha incominciato a parlare delle cose che non andavano con la moglie, lasciandomi a dire il vero un po’ sbigottito, immaginando tutto il contrario.
Diversità nelle cose più comuni, l’ordine, l’organizzazione della casa, per esempio, critiche e litigi che alla lunga ha messo entrambi sulle difensive, l’uno nei confronti dell’altro.
Insomma, poca serenità e forse qualcos’altro non detto.
Ma esiste la donna o l’uomo giusto?
Bella domanda!
Secondo me no, esistono persone che per tutta una serie di motivi s’incontrano e, tra paure, cose giuste e sbagliate, riescono a trovare un equilibrio, nel quale e con il quale convivere.
Nessun compromesso però, piuttosto la capacità di riuscire a mediare senza per questo mettere da parte l’amore, l’affetto, la stima e la comprensione; quindi la consapevolezza di non essere gli unici, per dare spazio all’altro e, se è il caso, rinunciare a qualcosa.
E questo avviene, secondo me, sia da giovani o che ci s’incontri strada facendo.
Esiste piuttosto la persona con la quale si riesce a portare avanti un progetto, piccolo o grande che sia, bisogna essere in grado di mettersi da parte al momento giusto, cosa non facile e non sempre possibile a dire il vero.
Se ciò non avviene, meglio troncare fino a che si è ancora in tempo. La vita in fondo non è altro che una continua ricerca, finita una storia se ne inizia un’altra e prima o poi, sarà quella giusta.
La storia ovviamente.