Mi è capitata tra le mani questa news, titolata “Facebook: possiamo rivendere i dati degli utenti”. Titolo a mio avviso fuorviante, considerando che il famoso social network già da anni fa della profilazione degli utenti a fini marketing il suo principale business. Escludendo quindi un titolo inappropriato ed una foto trita e ritrita, quella di “big brother is watching you”, il contenuto non è affatto male e merita decisamente un approfondimento.
Cosa accadrà, veramente, il prossimo 5 settembre? Oppure, ancora meglio: cambierà qualcosa rispetto allo stato attuale delle cose?
Mi sono letto questo e quest’altro link, i 2 documenti incriminati con relative modifiche in evidenza. La prima cosa che balza agli occhi è nel primo testo, viene esplicitamente fatto capire che mentre prima dalle impostazioni sulla privacy era possibile decidere come ed in che modo rendere accessibili agli inserzionisti nome e foto profilo, adesso non sarà più fattibile. L’unica cosa di nostra competenza è la scelta del range di persone (audience) con le quali condividere queste ultime informazioni. Altra novità è che, oltre a queste informazioni, la nuova normativa sulla privacy prevede anche che gli inserzionisti abbiano accesso, a pagamento ovviamente, anche a tutti i contenuti pubblicati e a tutte le informazioni (se dichiarate o meno, non è specificato).Già qui sarebbe da soffermarsi un attimo a riflettere. Tra le “informations” che loro vorrebbero rivendere, ci sono anche gli indirizzi IP ed il nostro numero di telefono? A sto punto, perché non tutti i nostri devices e gli orari ai quali ci connettiamo? Non è specificato.
Nel secondo documento si nota un enorme rework della descrizione del funzionamento degli annunci pubblicitari, di cosa loro possono o non possono vendere agli inserzionisti. Primo, citando direttamente il testo, “Facebook offers a range of products that allow advertisers to reach people on and off Facebook”…
… voglio dire: che prodotti sono in grado di offrire loro a delle potenziali aziende inserzioniste per raggiungere me, utente finale, fuori da Facebook? Venderanno pubblicità esternamente al loro sito stile Adwords oppure concederanno i miei diritti sulle informazioni senza limitazioni?
Altra frase da brividi è questa: “When we deliver ads, we do not share your information (information that personally identifies you, such as your name or contact information) with advertisers unless you give us permission”. Loro non condivideranno con gli inserzionisti le informazioni che mi identificano, a meno che non sia io a dare loro il permesso. Ma oh, it’s a trap, stando al documento precedente io questo permesso essendo iscritto sono obbligato a darglielo.
Ancora, gli annunci visualizzati potranno basarsi su “things we infer from your use of Facebook”. Cosa mai potranno dedurre a seconda del mio utilizzo di Facebook, e su quali basi? Ecco arrivare direttamente dal documento la spiegazione: “for example, if a person ”likes” the “Star Trek” Page and mentions “Star Wars” when they check into a movie theater, we may infer that this person is likely to be a sci-fi fan and advertisers of sci-fi movies could ask us to target that category”.
Voglio provare a fare una supposizione io. Un inserzionista, la Polizia di Stato nostrana, potrà inserire un annuncio visualizzato solo ed esclusivamente alle persone che, sulla base di dati e contenuti inseriti, possono essere considerati o ipotizzati evasori, pedofili, ladri, assassini, pirati, anarchici. O, perché no, sulla base delle informazioni del GPS del telefono Android che fa anche da navigatore con Google Maps, visualizzare una inserzione particolare a chi eccede i limiti di velocità della relativa strada. Dopodiché, dato che tutte queste persone hanno dato il loro consenso, i loro dati personali ed identificativi (inclusi IP e numeri di telefono) saranno condivisi con l’inserzionista… ecco servito il Grande Fratello di cui si parlava in apertura.Ultima cosa, che non riguarda la vendita di dati e informazioni ma che comunque non è piacevole. Se commenti un qualsiasi cosa, e l’autore di questo qualsiasi cosa cambia l’audience del contenuto, anche il tuo commento si adeguerà. In pratica si perderà completamente il controllo della privacy dei commenti.
Ovviamente quanto scritto qui da me sono considerazioni personali da prendere con le pinze, potrebbero non corrispondere a realtà. Non lo so, forse sono conclusioni affrettate. Ma vi ricordo che, se volete seguire il mio esempio e migrare altrove, avete la possibilità di uscire da Facebook: e no, non dovete disattivare l’account (in quanto sarebbe una soluzione temporanea ed i vostri dati sarebbero comunque soggetti a queste nuove modifiche alle normative), bensì richiederne la cancellazione di tutti i dati.
Io tra qualche giorno, entro e non oltre dopodomani, lo faccio. Giusto il tempo di cedere pagine e gruppi a chi di dovere, scaricarmi in locale un backup di tutte le mie informazioni, e GG. Se volete un invito per Diaspora, siete i benvenuti: eccovelo!