Cos’è un fungo? Molti risponderebbero qualcosa tipo “una strana pianta”, ma si sbaglierebbero di grosso. Infatti i funghi non sono piante: appartengono a un Regno a sé stante, ben diverso dal Regno vegetale e da quello animale. Chi sono i loro parenti più prossimi? Gli animali. Sì, avete capito bene: noi siamo i parenti più prossimi dei funghi! Basti pensare che le loro cellule utilizzano il glicogeno come sostanza per conservare l’energia, come gli animali, mentre le piante invece usano il famoso amido.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa sia realmente un fungo:
- è un organismo eterotrofo, ovvero ha bisogno di nutrirsi attingendo da fonti esterne, spesso cresce su materiali in decomposizione (le piante praticano la fotosintesi e producono autonomamente il proprio nutrimento, sono quindi dette “autotrofe”);
- è privo di tessuti differenziati e di elementi conduttori, ovvero sono privo di apparati vascolari;
- si riproduce attraverso l’emissione delle spore e i nuovi esemplari non passano per nessuna fase embrionale, come invece avviene per animali e piante;
- esistono sia funghi monocellulari che pluricellulari (per esempio, il lievito con cui si fa il pane è un fungo monocellulare).
Ci sarebbero moltissime altre stranezze fisiologiche tipiche dei soli funghi, ma ve le risparmio! Possiamo però concludere che un fungo sia un organismo “sui generis”, molto diverso dalle piante con le quali, a prima vista, potrebbe sembrare imparentato.
Bella vero? Questa Amanita muscaria rappresenta il classico fungo dell’immaginario comune. In realtà sarebbe bene cambiare “riferimento”: la muscaria è molto velenosa e il suo consumo provoca disturbi gastrici, allucinazioni, formicolio diffuso, depressione, delirio, agitazione psicomotoria e manie suicide. Inoltre, è letale se consumato in quantità sufficiente. Direi che sarebbe meglio starne alla larga!
Ben altro discorso per il Boletus edulis:
lo riconoscete? Il famoso e gustoso “porcino”! Come ci dice la parola “edulis”, questo è un fungo edule, ossia perfettamente commestibile.Ciò che comunemente viene considerato “fungo” è solo una parte di esso: si definisce “corpo fruttifero” e ha il compito di produrre e spargere le spore. Il fungo vero e proprio è rappresentato dai numerosi filamenti che si diramano nel sottosuolo, detti “ife”. I corpi fruttiferi stessi sono composti da milioni di ife avvolte fra loro in modo da costituire la tipica forma a ombrello.
Entrambi gli esempi precedenti appartengono ai Basidiomiceti, ovvero la classe che siamo più abituati a vedere. Ne esistono altre tre, come gli Ascomiceti:
no, non sono sassi! Anche se in effetti potrebbero sembrarlo… Sono funghi del genere Tuber, meglio noti come tartufi, apprezzati funghi eduli particolarmente aromatici. I loro cui corpi fruttiferi crescono sotto terra e le spore vengono sparse attirando volpi, cinghiali, ghiri o tassi per mezzo dell’odore penetrante (emesso solo a maturazione avvenuta) che estraggono il tartufo per cibarsene, spargendo così le spore. Spesso capita che questi funghi sviluppino dei rapporti simbiotici alcune piante superiori, come querce o lecci (micorrize). Anche l’Amanita muscaria e molte altre specie sono spesso micorriziche.
Vediamo qualche esempio di fungo degno di nota:
questi simpatici funghetti (Armillaria ostoyae) sono molto comuni in tutto il Nord America e crescono parassitando le radici degli alberi. Crudi sono tossici, quindi vanno cotti bene prima che possano essere consumati. Ma la cosa curiosa è che un esemplare di questa specie è il più grande essere vivente del mondo! Sì, esatto: un fungo è il più grande organismo vivente della Terra anziché il Generale Shermann, la più grande Sequoiadendron giganteum (Sequoia Gigante) del mondo, come si credeva fino a qualche tempo fa. Non stiamo però parlando di un corpo fruttifero gigantesco: bensì di un esemplare di questa specie i cui miceli (filamenti simili a radici formati da fasci di ife) si estendono per ben 890 ettari ( che sarebbero 8.900.000 m2, cioè come svariate centinaia di campi da calcio). La sua età è stimata di circa 2.500 anni!
Mi credereste se vi dicessi che esistono dei funghi predatori? No? Be’, esistono eccome:
l’immagine mostra un verme nematode catturato da un fungo predatore. Questi funghi vivono nel terreno e si nutrono di altri piccoli abitatori del terriccio, tendendo loro degli agguati con delle ife modificate a forma di anello. Quando un vermetto attraversa un anello, esso si serra intorno alla vittima (visibile in foto al centro, quella strozzatura sul corpo del verme), che viene invasa dai filamenti del fungo e metabolizzata. Arthrobotrys dactyloides e Arthrobotrys oligospora sono due esempi di questo particolare tipo di funghi. Per i più temerari, qui c’è un video in cui si possono osservare in azione. Voglio rassicurare i lettori: si tratta di organismi microscopici che catturano prede altrettanto microscopiche!Cos’è quella cosa che fuoriesce da quella formica? È il corpo fruttifero di un fungo del genere Ophiocordyceps, recentemente scoperto in Amazzonia, il cui modus operandi sembra uscito da qualche film dell’orrore: il parassita infetta la povera formica ospite e ne invade il cervello. Alterando la chimica del sistema nervoso centrale dell’insetto, il fungo dirige la sua vittima fino a un posto adatto e la fa ancorare, mediante un poderoso morso, a qualcosa di stabile e poi la uccide. Una volta morta la formica, le ife del parassita ne invadono in fretta i tessuti e a maturazione avvenuta, spuntano i corpi fruttiferi dalle giunture dell’ospite. Nel caso di altre specie fungine, l’infezione può essere evidenziata dalla crescita di numerosi filamenti anche fuori dal corpo dell’ospite, che arriva ad assomigliare a una mummia. Esistono funghi parassiti anche di vespe, mosche e grilli: questo povero insetto è talmente pieno di filamenti da rendere impossibile capire di cosa si tratti. Nonostante non siano state identificate tutte le specie fungine capaci di questo e la ricerca sia ancora in corso, posso rassicuravi: questi parassiti attaccano solo alcuni gruppi di insetti, non i mammiferi né tantomeno gli umani!
La prossima volta che vedrete un fungo, magari nel suo ambiente naturale, saprete che è un organismo affascinante che spesso svolge anche un’importante funzione ecologica! Ed è anche un vostro lontanissimo parente.