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Gli amici dello sposo

Creato il 12 aprile 2013 da Taccodieci @Taccodieci

Gli amici dello sposo
E poi dicono che noi donne siamo spietate.
Sì, lo siamo, è verissimo, ma lo sono anche loro. E parlo di quelli là che dicono che noi siamo contorte (ed è vero, ma…), che noi abbiamo sempre il coltello dalla parte del manico (verissimo anche questo, tuttavia…), che noi siamo competitive (ok, ammetto che è sì, ma questo non sminuisce le loro colpe).
Proprio quelli là, che a vederli davanti alla tv, Moretti da 66 in mano, a guardare la partita come ingenui adolescemi (come direbbe la mia Socia) sembrano così innocui, anche loro sono spietati.
Prendiamo che cosa succede quando uno di quelli là perde la testa per una di noi.
Vi costruisco un diorama: lui fa parte di un gruppo di quelli là, un gruppo affiatato per qualche motivo. Magari fanno parte della stessa squadra di calcetto, magari hanno tutti la passione per le moto o le auto, magari frequentano tutti lo stesso circolo di boxe, o magari sono semplicemente un gruppo di uomini single a cui piace annegare spesso il dispiacere di essere single in un fiume di birra e di chiacchiere. Chiacchiere che hanno come argomento principale quanto sia fico essere single e non avere palle bercianti ai piedi.
Lui poi incontra lei, che si trova al posto giusto al momento giusto (per lei) o al posto sbagliato nel momento sbagliato (per lui). Ed è subito amore.
Un amore di quelli che lui lo rimbambisce al punto giusto.
Al punto che, nel weekend, lui vuole vedere lei e non all'interno di un circolo di modellismo. Al punto che lui vuole davvero mangiare un gelato con lei e non lo fa per pietà, che lui vuole davvero vedere quel film strappalacrime al cinema, che lui ascolta davvero quel cd di Max Pezzali che gli ha regalato lei in auto, anche quando lei non c'è, che lui vuole davvero indossare una camicia e ingozzarsi di faraona ripiena a casa dei genitori di lei, subendo il terzo grado di suo padre, ridendo alle battute idiote di un suo lontano zio e scansando i pezzi di purè che il fratellino gli lancia in faccia usando il cucchiaio come catapulta non appena i genitori si voltano.
Tra lei e lui scoppia l'amore.
Fino a che lui, tutto orgoglioso, non sente che è giunto finalmente il momento di far conoscere lei ed i suoi amici. In fin dei conti dovrebbero tutti essere accomunati dal fatto di volere il suo bene e pertanto non potranno che andare d'accordo, no?!?!?
Niente di più sbagliato.
Gli amici di lui non vedranno amore, no. Gli amici di lui vedranno frode, raggiro, appropriazione indebita, lavaggio del cervello.
Gli amici di lui non vedranno baci, vedranno violenza sessuale. Non vedranno abbracci, vedranno tentativi di sfilargli il portafogli.
Gli amici di lui non vedranno un ragazzo innamorato, ma un semplice pagliaccio di cui lei tiene abilmente i fili. Perché è impossibile che lui sia dotato di sufficiente libero arbitrio per innamorarsi e decidere che cosa fare della propria vita o per (udite, udite) decidere che è finalmente giunta l'ora di crescere.
E' scientificamente impossibile che lui, con la propria testa, abbia scelto di smettere di gigionare con loro o di dare una ridimensionata al gigionamento a fronte di altre ed entusiasmanti occupazioni.
E' lei il problema e come tale va trattato.
Le donne sono spietate, su questo non c'è dubbio.
Agli uomini non piace sentirselo dire, ma lo sono anche loro, anche se forse non se ne rendono conto e lo scambiano per eccesso di affetto nei confronti del proprio simile.
Succede infatti che lei non venga accettata nel circolo della fiducia e che, per quanto si sforzi, sarà sempre la stronza che ha corrotto il loro amico. Prima erano in tot, nel branco, e adesso sono in tot meno uno, e la colpa è solo sua.
Chiaramente non si esimeranno dal far presente, con ogni mezzo possibile, quanto lui sia diverso da quando c'è lei. Non più maturo, più responsabile, più adulto, più romantico, ma per loro semplicemente più palloso.
Inutile dire che per lei sarà un inferno. Una spirale, da parte di lui, di sensi di colpa e montagne russe emotive, che ricadranno tutte in blocco sulle spalle di lei. Come se preoccuparsi di far colpo su di una suocera non fosse già abbastanza stressante, lui si porta appresso anche un branco di amici ansiosi ed ansiogeni, insicuri nella propria adolescenza protratta, uniti nella convinzione che le donne siano il vaso di Pandora di tutti i mali o per lo meno che una Playstation sia di gran lunga meglio di qualsiasi essere di genere femminile.
L'unica consolazione?
Se lui non si farà abbindolare dal branco (non da lei, eh) e sopravviverà, non potrà che essere un amore pronto a superare qualsiasi ostacolo.
La Redazione

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