Magazine Diario personale

Gli amici e i rolling stones si vedono nel momento del bisogno

Da Robyp
GLI AMICI E I ROLLING STONES SI VEDONO NEL MOMENTO DEL BISOGNOI Rolling Stones sono passati a Roma diverse volte. Nel 1990 fecero un paio di date allo Stadio Flaminio, ma giovanissimo e squattrinato riuscii a godermi soltanto la prima delle due, rinunciando ad una storica doppietta. Nel 2007 non ebbi problemi a rimediare un biglietto, ma il giorno prima del concerto mi venne in mente che la mia amica più cara, proprio lei che a tutti gli effetti considero una seconda sorella, non aveva mai visto Mick Jagger e soci in azione. Sapevo quanto ci tenesse e fu un attimo... non preoccuparti tesoro, vai tu al posto mio. Ci misi un po' a convincerla ma alla fine cedette, passò una bellissima serata e realizzai di aver speso i miei soldi nel migliore dei modi. Non mi sono mai pentito di quel gesto. Tornando al presente, quando è saltato fuori che gli Stones si sarebbero esibiti al Circo Massimo ho pensato che avrei chiuso il cerchio, portando in pareggio il mio bilancio con la band: quattro spettacoli per un "due a due" che al termine di una partita durata 24 anni mi sta benissimo. Invece no, i biglietti non li ho visti neanche in cartolina, si sono vaporizzati all'istante. Fatto sta che mi ero già messo l'anima in pace, ma proprio in pace perché è praticamente impossibile ipotizzare una prossima volta. Poi però salta fuori che un amico di vecchia data, ci siamo conosciuti sui banchi di scuola, ha in tasca un biglietto in più, che ne aveva presi due pensando che non sarebbero andati sprecati... No guarda, non si spreca nulla. E' proprio il caso di dire che con i Rolling Stones il cerchio lo ha chiuso l'amicizia.

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