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Gli animali di FUKUSHIMA e il cambiamento dell'ecosistema Giapponese

Creato il 09 febbraio 2012 da Nicochendi
Gli animali di FUKUSHIMA e il cambiamento dell'ecosistema Giapponese
Il disastro nucleare che, in seguito al catastrofico tsunami, ha colpito Fukushima nel nel Marzo del 2011 ha lasciato una tremenda scia distruttiva. Oltre alle vite umane, pero’, pochi si soffermano su flora e fauna.  
Oggi pero’  gli scienziati giapponesistanno studiando gli effetti delle radiazioni sulla fauna locale e sulle piante del luogo. I ricercatori stanno esaminando topi di campagna, alberi di pino rosso, molluschi ed altri organismi della flora e della fauna selvatiche siti nei 20 km circostanti la centrale. Gli studi riguardano l’impatto di tali livelli di radiazione su flora e fauna cercando di analizzare approfonditamente la funzione riproduttiva degli animali e possibili anomalie nei cromosomi.
 Il dramma in parte è già avvenuto in quanto molti animali domestici o d’allevamento sono stati abbandonati nei giorni seguenti e, se ancora fossero in vita, stanno sicuramente combattendo contro fame ed agenti atmosferici. Dal 12 Marzo infatti, giorno seguente la catastrofe, 78.000 persone sono state evacuate dall’area credendo pero’ in un ritorno entro un lasso di tempo limitato. Ovviamente innumerevoli cani, gatti e bestiame sono stati lasciati soli, in cortili e recinti.
Dopo quasi un anno la situazione è drammatica. Si possono trovare carcasse di animali in ogni dove, cani morti di malattia da contaminazione, mucche e maiali lasciati a morir di fame, recinti pieni di ossa, teschi nelle strade.

Gli animali di FUKUSHIMA e il cambiamento dell'ecosistema Giapponese

Timothy Mousseau

Il professore di scienze biologiche Timothy Mousseau, docente presso la South Carolina University, ha cercato di confrontare la realta’ giapponese con la situazione di Chernobyl.
Lo studio condotto da Mousseau ha trovato significative alterazioni genetiche e rotture nei cromosomi tra gli animali esposti alle radiazioni nei paraggi di Chernobyl. Anomalie dello sviluppo, tumori e il declino delle specie con conseguente estinzione sono tutti elementi attribuiti all'esposizione radiaziattive nella zona.
La zona intorno a Fukushima condivide 14 specie di volatili che si trovano anche nella zona adiacente alla centrale dell’ex Unione Sovietica, tra cui la rondine fienile. Considerati i livelli di contaminazione riportati da gruppi di cittadini, a detta di Mousseau è possibile che si possa assistere in futuro ad un effetto multigenerazionale accompagnato da cambiamenti fondamentali nell’ecosistema giapponese correlate al disastro.
"Quello che Fukushima offre a noi scienziati è l'opportunità di vedere come queste popolazioni e comunità si possano modificare nel tempo a causa dei contaminanti radioattivi. A Chernobyl tutto era top secret. Fukushima invece ci offre l'opportunità di seguire questi organismi fin dall'inizio.

Ma quella che sembra essere una inevitabile conseguenza dell’emergenza viene descritta dagli attivisti come un oltraggio. Yasunori Hoso dell’Kennel United Club Giapponese, che gestisce un rifugio per circa 350 cani e gatti salvati dalla zona di evacuazione intorno alla centrale, dichiara che.....
"E 'vergognoso. Abbiamo continuato a chiedere al governo di salvare questi animali a partire dall'inizio del disastro. Ci deve essere stato un modo per salvare persone e animali allo stesso tempo dopo il disastro nucleare di Fukushima. Se lasciati soli decine di essi muoioni ogni giorno. A differenza di animali domestici ben nutriti che possono tenersi caldi col loro grasso, i selvaggi affamati si dirigono a grandi passi verso la morte. Se non possiamo andare a tirarli fuori, spero che il governo almeno vada a lascialri un po di cibo"


Altri animali sono invece stati aiutati da persone Naoto Matsumura, un residente della zona di evacuazione che si è rifiutato di cambiare zona.  
‘’Sono molto arrabbiato, un fiume in piena, ecco perchè sono qui. Mi rifiuto di andarmene anche se piango nel vedere la mia città oggi. Credo che il popolo di Tokyo ed il governo stesso non sappiano bene cosa stia succedendo qui’’.

La sua sfida è iniziata con un semplice desiderio di nutrire gli animali della sua fattoria. Il governo ha evacuato 78.000 residenti intorno alla centrale che senza pensare ad un piano per salvare gli animali domestici e bestiame di valore.
Quando  Matsumura cominciò a nutrire i propri animali, gatti e cani abbandonati hanno iniziato ad avvicinarsi. Egli ovviamente ha iniziato ad aiutarli decidento in seguito di proseguire nella sua missione di salvataggio. Quando a corto di cibo, Matsumura abbandonava la zona per fare acquisti per poi tornare nella sua casa, spinto da un dovere morale. Settimane diventarono mesi ed ora si avvicina la meta del primo anno. Ma la situazione, anzichè migliorare, peggiora di giorno in giorno.



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