Roy Lichtenstein (1923-1997), Preparativi (Preparedness), 1968, Olio e acrilico Magna su tre tele unite, 304,8 x 548,6 cm, Museum Solomon R. Guggenheim, New York, 69.1885, Roy Lichtenstein © Estate of Roy Lichtenstein, by SIAE 2013, Foto Kristopher McKay
Gli anni Sessanta nelle Collezioni Guggenheim – Oltre l’Informale, verso la Pop Art: grande mostra allo spazio Arca di Vercelli – Chiesa di San Marco (MAPPA), dal 9 febbraio al 12 maggio 2013. Promosso dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim, giunge al suo sesto appuntamento il fortunato ciclo espositivo ideato e curato da Luca Massimo Barbero per il Comune di Vercelli. Ufficio stampa SPAINI & PARTNERS. Dopo l’esposizione dedicata lo scorso anno a Miró, Mondrian e Calder, quest’anno, con Gli anni Sessanta nelle Collezioni Guggenheim, approdano nella città piemontese oltre 50 capolavori dell’arte europea e americana degli anni Sessanta del Novecento, dei protagonisti indiscussi di questa straordinaria stagione, come Robert Rauschenberg, Jean Dubuffet, Cy Twombly, Frank Stella e Andy Warhol, padre della Pop Art, presente in mostra con la celebre serie Fiori (Flowers) del 1964. 13 lavori provengono dalla Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, recentemente acquisita dalla Collezione Peggy Guggenheim, e saranno presentati qui per la prima volta al di fuori del museo veneziano. >>
La mostra intende illustrare al grande pubblico il panorama artistico degli anni Sessanta quale fondamentale momento di svolta della cultura artistica occidentale, attraverso il confronto tra la scena creativa statunitense e quella europea. Un dialogo transoceanico tra capolavori assoluti, reso possibile dalla ricchezza delle Collezioni Guggenheim di Venezia e New York, che nell’individuazione di parallelismi e scambi permette di cogliere la maturazione di una nuova dimensione della cultura visiva.
Andy Warhol (1928-1987), Fiori (Flowers), s.d Serigrafia su carta, 91,5 x 91,5 cm, Collezione privata, Venezia – Deposito presso la Collezione Peggy Guggenheim, Venezia © Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, by SIAE 2013
Il 1964 è l’anno del trionfo della Pop Art americana alla Biennale di Venezia, che vede assegnare a Robert Rauschenberg il Gran Premio per la Pittura, spostando definitivamente il fulcro del sistema artistico da Parigi a New York. Non è passato nemmeno un anno dall’assassinio di John Fitzgerald Kennedy a Dallas, il sogno americano si è appena infranto e le opere di Rauschenberg, con una freschezza inaudita, testimoniano l’inizio di un mondo dove i media e la comunicazione rivestiranno un ruolo sempre più cruciale, influenzando tutto, dall’arte alla letteratura, al cinema. In quel giugno del 1964, il riconoscimento unanime che decreta il suo successo crea un grande scalpore, e per la prima volta l’arte europea perde il proprio predominio culturale sugli Stati Uniti.
Lucio Fontana (1899-1968), Concetto Spaziale, 1962, Olio, squarcio e graffiti su tela, rosa, 116 x 89 cm, Courtesy Tornabuoni Arte © Fondazione Lucio Fontana, Milano, by SIAE 2013
Questo passaggio cruciale viene presentato in mostra attraverso i differenti indirizzi via via assunti dalla ricerca artistica, divisa tra la riduzione pittorica tramite l’impiego di monocromia e nuove valenze oggettuali e strutturali da una parte, e l’evoluzione della figurazione in un’arte fatta di icone originali e linguaggi medializzati dall’altra. Il monocromo e la nuova figura tratta da un immaginario popolare e quotidiano così come le sperimentazioni pittoriche di natura sintetica, quasi concettuale, diventano le polarità in cui si muovono sia la ricerca americana che quella europea, in una sorta di complessa convivenza. La mostra si sviluppa mettendo a confronto tre momenti fondamentali che ben raccontano l’arte di questi anni. Il primo è rappresentato da una situazione di superamento dell’arte informale verso nuovi segni e spazi, in cui materia e linguaggio divengono luoghi di una inedita sperimentazione: qui si confrontano artisti come Dubuffet, Antoni Tapies, Twombly e Mark Tobey.
Mimmo Rotella (1918-2006), Casablanca, 1965-80, Décollage, 89,2 x 68,5 cm, Fondazione Solomon R. Guggenheim. Donazione dell’artista2001.40, © Mimmo Rotella, by SIAE 2013
In parallelo a questa situazione, è presentata l’ipotesi di riduzione espressiva rappresentata dalle nuove indagini monocrome e spaziali, fondata sulla rarefazione compositiva, il raffreddamento emotivo, la ridefinizione della pittura nella sua stessa dimensionalità (ad esempio nell’impiego delle shaped canvas, tele sagomate), ed espressa da autori come Fontana, Enrico Castellani, Stella, Kenneth Noland, Morris Louis, Agnes Martin e Bice Lazzari.
Il momento culminante della mostra è infine rappresentato dalla rivoluzione iconica e mediatica che porta a maturazione la nuova figurazione Pop, fondata sulla reinterpretazione e dissacrazione della tradizione visiva secondo le coordinate della comunicazione contemporanea: espressa da tendenze quali la Pop Art, e rappresentata da autori come Jasper Johns, Rauschenberg, Richard Hamilton, Roy Lichtenstein e Warhol.
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Gli anni Sessanta nelle Collezioni Guggenheim.
Oltre l’Informale, verso la Pop Art
9 Febbraio – 12 maggio 2013
Arca di Vercelli – Chiesa di San Marco
Piazza San Marco, 1 – Vercelli
Catalogo della mostra Gli anni Sessanta nelle Collezioni Guggenheim – Oltre l’Informale, verso la Pop Art: Testi a cura di: Francesca Pola, Sileno Salvagnini, Luca Massimo Barbero - Editore: Eventi & Progetti Editore, Biella, http://www.e20progetti.it - Prezzo di copertina 35, 00 euro, prezzo speciale in mostra 30,00 euro
Organizzazione della mostra di arte contemporanea: CoopCulture, www.coopculture.it
Orari della mostra: lunedì/venerdì 8 – 19; sabato e festivi 10 – 20. La biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso
Intero comprensivo di audioguida della mostra € 9,00
Ridotto comprensivo di audioguida € 7,00
Ridotto comprensivo di audio guida con ticket musei cittadini € 7,00
Informazioni e prenotazioni mostra – gruppi
INFOLINE: 848 690 570
Ufficio Stampa
SPAINI & PARTNERS Tel. 050310920/36042 www.spaini.it
Guido Spaini [email protected]
Matilde Meucci 329 6321362 [email protected]
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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Rachele Giannessi dell’Ufficio stampa SPAINI & PARTNERS per le notizie e le fotografie delle opere relative alla mostra a Vercelli presso lo spazio Arca di Vercelli – Chiesa di San Marco Gli anni Sessanta nelle Collezioni Guggenheim – Oltre l’Informale, verso la Pop Art.
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