Una ricerca sull’assunzione per via orale in gravidanza di fluconazolo, un antimicotico contro la candida, ha mostrato che essa accresce le probabilità di aborto: occorre dunque scegliere la terapia topica.
Di: RedazioneSecondo una ricerca danese, l’assunzione in gravidanza, del fluconazolo per via orale, un antimicotico usato per contrastare infezioni come la candida aumenterebbe i rischi di aborto spontaneo rispetto all’utilizzo di antimicotici topici (crema o ovuli).
Si tratta di un problema molto rilevante, dal momento che il rischio di contrarre la candida è ancora più elevato durante la gravidanza e la patologia interessa una futura mamma su dieci.
Nel dettaglio, la ricerca dello Statens Serum Institut di Copenaghen ha analizzato i dati relativi a 1,4 milioni di gravidanze registrate in Danimarca tra il 1997 e il 2013. E’ stato studiato il legame valutato tra uso orale di fluconazolo in gravidanza e casi di aborto spontaneo. L’incrocio ha mostrato come 147 delle 3.315 donne incinte che hanno utilizzato l’antimicotico per via orale hanno avuto un aborto spontaneo tra la settima e la 22ma settimana (pari al 4,43%), paragonate alle 563 tra le 13.246 donne che non l’hanno utilizzato (4,25%). Occorre quindi che i medici siano cauti nel prescrivere il fluconazolo orale alle gestanti, preferendo le terapie topiche.
Ovviamente i ricercatori danesi invitano alla prudenza, poiché il loro studio è comunque limitato e richiede ulteriori approfondimenti: le informazioni contenute si fondano su banche dati amministrative, per cui mancano dati sullo stile di vita delle donne incinte e su altri possibili fattori che avrebbe potuto causare l’aborto spontaneo.
Fonte: “Corriere della Sera”