Tra parentesi, utilizzerò qui la parola virus per riferirmi a qualsiasi tipo di programma malevolo possa infettare un computer: non è corretto, dato che i virus propriamente detti sono soltanto una parte dei programmi “nocivi”, ma è più pratico, siccome ormai è entrato nell'uso comune. Consideriamola una sineddoche: pur indicando solo una parte delle “infezioni”, la parola virus è usata quotidianamente per raggrupparle tutte. Gli antivirus portatili, dicevo. Un antivirus portatile è un programma che non necessita di installazione sul computer, per poter funzionare, ma è lanciato da un dispositivo esterno, di solito una chiave USB: carichiamo l’antivirus sulla chiave USB, la colleghiamo al computer quando è necessario e da lì avviamo la scansione del disco fisso, con eventuale pulizia. In linea di massima, un antivirus portatile funziona come un antivirus standard, ma presenta alcune differenze, dovute al modo in cui è destinato a essere utilizzato: a differenza di un antivirus “fisso”, per esempio, spesso non è dotato di protezione in tempo reale, ma esegue le scansioni del disco soltanto dietro nostra esplicita richiesta. Il che è logico, dato che lo collegheremo al computer solo per eseguire scansioni di pronto soccorso, quando il nostro antivirus normale non ha funzionato o è fuori uso. Questo ci porta al punto principale della discussione: perché utilizzare un antivirus portatile? E come utilizzarlo? Un antivirus portatile non sostituisce una antivirus normale: disinstallare il proprio antivirus e affidarsi esclusivamente a un antivirus portatile sarebbe una follia. Lo scopo di un antivirus portatile è quello di entrare in azione in caso di emergenza: se il nostro antivirus ha fallito, non riesce a localizzare o rimuovere un virus, oppure è fuori uso, allora potremo utilizzare un antivirus portatile, per cercare di risolvere il problema. In altri termini, quando ci troviamo alle prese con una situazione troppo complicata per il nostro antivirus, possiamo collegare al computer una chiave USB con un antivirus portatile e usarlo come “rinforzo esterno”. Tenersi una chiave USB con un antivirus portatile è più o meno come tenersi una chiave USB con installata una versione Live di un sistema operativo a base Linux (come Puppy Linux, ad esempio): magari ti capiterà raramente di averne bisogno, per intervenire su un sistema operativo Windows, ma in quelle poche volte potrebbe salvarti la vita digitale e segnare la differenza tra formattazione e recupero del disco fisso. Sarebbe ancora meglio non trovarsi mai nella situazione di aver bisogno di una chiavetta con antivirus, perché in quel caso la situazione è molto probabilmente critica, ma è a questo che servono gli strumenti di emergenza. A ogni modo, procediamo indicando alcuni antivirus, che dispongono anche di una valida versione portatile.
Magazine Informatica
Tra parentesi, utilizzerò qui la parola virus per riferirmi a qualsiasi tipo di programma malevolo possa infettare un computer: non è corretto, dato che i virus propriamente detti sono soltanto una parte dei programmi “nocivi”, ma è più pratico, siccome ormai è entrato nell'uso comune. Consideriamola una sineddoche: pur indicando solo una parte delle “infezioni”, la parola virus è usata quotidianamente per raggrupparle tutte. Gli antivirus portatili, dicevo. Un antivirus portatile è un programma che non necessita di installazione sul computer, per poter funzionare, ma è lanciato da un dispositivo esterno, di solito una chiave USB: carichiamo l’antivirus sulla chiave USB, la colleghiamo al computer quando è necessario e da lì avviamo la scansione del disco fisso, con eventuale pulizia. In linea di massima, un antivirus portatile funziona come un antivirus standard, ma presenta alcune differenze, dovute al modo in cui è destinato a essere utilizzato: a differenza di un antivirus “fisso”, per esempio, spesso non è dotato di protezione in tempo reale, ma esegue le scansioni del disco soltanto dietro nostra esplicita richiesta. Il che è logico, dato che lo collegheremo al computer solo per eseguire scansioni di pronto soccorso, quando il nostro antivirus normale non ha funzionato o è fuori uso. Questo ci porta al punto principale della discussione: perché utilizzare un antivirus portatile? E come utilizzarlo? Un antivirus portatile non sostituisce una antivirus normale: disinstallare il proprio antivirus e affidarsi esclusivamente a un antivirus portatile sarebbe una follia. Lo scopo di un antivirus portatile è quello di entrare in azione in caso di emergenza: se il nostro antivirus ha fallito, non riesce a localizzare o rimuovere un virus, oppure è fuori uso, allora potremo utilizzare un antivirus portatile, per cercare di risolvere il problema. In altri termini, quando ci troviamo alle prese con una situazione troppo complicata per il nostro antivirus, possiamo collegare al computer una chiave USB con un antivirus portatile e usarlo come “rinforzo esterno”. Tenersi una chiave USB con un antivirus portatile è più o meno come tenersi una chiave USB con installata una versione Live di un sistema operativo a base Linux (come Puppy Linux, ad esempio): magari ti capiterà raramente di averne bisogno, per intervenire su un sistema operativo Windows, ma in quelle poche volte potrebbe salvarti la vita digitale e segnare la differenza tra formattazione e recupero del disco fisso. Sarebbe ancora meglio non trovarsi mai nella situazione di aver bisogno di una chiavetta con antivirus, perché in quel caso la situazione è molto probabilmente critica, ma è a questo che servono gli strumenti di emergenza. A ogni modo, procediamo indicando alcuni antivirus, che dispongono anche di una valida versione portatile.
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