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Gli anziani sono la nostra saggezza..

Creato il 10 gennaio 2011 da Gianpaolotorres

Gli anziani sono la nostra saggezza..

GLI ANZIANI SONO LA NOSTRA SAGGEZZA

Katia Rosa Boni 

 Il sorriso di un anziano è un raggio di sole, è la speranza, la tenerezza, spesso penso che un giorno, non troppo lontano, forse anch’io capiro’ con la triste amarezza, questo destino, che è bizzarro, non crudele.

Crudele è per me il senso della vita, ovvero veniamo al mondo per morire, tutto dipende poi dalle nostre credenze.

Tanta pubblicita’ sull’abbandono degli animali, ma chi parla mai dell’abbando degli anziani…importa a qualcuno? A me, tantissimo.

Lo sconforto degli anziani annebbia anche il modo di riuscire ad essere felice, in questi giorni sono offuscata, depressa e anche un poco oppressa dai discorsi di mia nonna, che ha 84 anni e dice di essere stanca di vivere.

Domenica ho pianto per rabbia, in fondo cosa le manca? Ha la sua casa, non deve pagare l’affitto, ha da mangiare, è al caldo, è viziata in tutto e per tutto da mio padre, ci sono io, sta vedendo crescere i suoi proponipoti…ad un certo punto lei, diventata peggio di una bambina capricciosa, mi dice che le manco io. Mi dice che io ho la mia famiglia, come se lei non ne facesse parte,mi dice che ho le mie faccende da sbrigare, i bambini, il lavoro… è solo una scusa…potrebbe stare con me’ ogni giorno, vivere con me’, invece di vivermi solo accanto, poi mi dice che da quando me ne sono andata per lei la vita non ha piu’ senso.

Ero, sono come una figlia per lei, ho sempre vissuto con lei, andarmene significa semplicemente essere andata a vivere in un’altra casa, solo questo, perche’ con grandi sacrifici, lo dico, sono onesta, io per lei ci sono sempre.

Mi dice che le mancano le nostre chiaccherate, le nostre partite a carte, la musica a tutto volume che ascoltavo nella mia stanza, i giri in auto, le passeggiate a piedi lungo i viali, i miei amici che venivano a trovarmi…cosi’ ho capito una cosa davvero importante, ovvero che diventi anziano quando inizi a soffrire di solitudine, indipendentemente dall’eta’.

Non ho mai avuto paura della solitudine, anzi, quanto vorrei restare un po’ sola, ritagliarmi del tempo tutto per me’, pero’, per il carattere che mi ritrovo, peggio di un ciclone, rompiscatole, opportunista, sicuramente…se non ci sono manco. L’ennesimo senso di colpa per aver cominciato una vita tutta sbagliata, senza di lei, l’ennesimo debito che devo pagare, come se non mi bastasse tutto quello che ancora devo scontare, adesso…Pensavo davvero che ad un certo punto non ne potesse piu’ di questa nipote irruente, un poco folle, che le riempiva la casa di libri, fogli, riviste, giornali, che mangiava solo insalata, all’epoca per restare in linea e dieci gnocchi sconditi, dieci, perche’ se erano undici, uno lo mangiava lei…quanto mi ha amata questa donna che ora dice di morire per lei, non sapendo, che forse…moriro’ prima io, di dolore.



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