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Gli Asianot

Da Damgas @incucinablog

1033217970_top6Dovete sapere che i più favolosi biscotti di Vercelli (grazioso capoluogo di provincia piemontese) sono i Bicciolani, ma i loro veri concorrenti sono gli Asianot, i biscotti tipici di Asigliano, anch’essi riconosciuto come Pat (prodotti agroalimentari tipici) dalla Regione.
Sono i tipici biscotti di Asigliano Vercellese, la cui ricetta è segreta (un po’ come quella dei krumiri Rossi a Casale Monferrato). Si narra che fossero i dolcetti preferiti della contessa Marianna Buronzo Signoris, dama di compagnia della Regina presso il Castello di Racconigi (Cuneo) e ultima nobildonna di una famiglia che aveva governato il Paese dal 1650 fino al 1856.
Tali biscottini erano preparati soprattutto in occasione delle grandi feste che si tenevano nel parco della villa. Seppure le ospiti della contessa insistessero per ottenere la ricetta, questa rimaneva gelosamente custodita. Il segreto fu svelato dapprima dalla signora Lisot (Lucia), al servizio dei nobili più potenti della provincia all’epoca dei Buronzo-Signoris, alla nipote signora Mincota (Domenica) quando quest’ultima stava per lasciare casa per sposarsi e, poi, nel 1975 quando l’ormai novantenne nonna Mincota si ammalò. Fu così che, dopo 100 anni di segreto assoluto, quale riconoscimento per le cure e l’assistenza ricevute, la ricetta passò nelle mani di un noto pasticcere di Asigliano che incominciò, quindi, a proporla ai suoi clienti ed i dolcetti presero il nome di “Asianòt”.
Attualmente se passate da queste parti nel periodo di carnevale potrebbe capitarvi di imbattervi in “asianot e asianota” le due maschere folcloristiche locali; che date le loro vesti nobiliari ci riportano ai tempi in cui fu inventato il famoso biscotto.
Se tuttavia volete acquistare questa prelibatezza potete rivolgervi alla pasticceria Godino di Vercelli oppure al panetteria del signor Parseu ad Asigliano vercellese.
Eccovi però due dritte qual ora voleste tentare da soli a farvi questi biscotti:

Ingredienti:

400 g di farina

200 g di zucchero velo

300 g di burro

8 tuorli di uovo sodo

100 g di fecola di patate

1 bustina di vaniglina

la buccia grattugiata di un limone

Preparazione:

Impastate il burro ammorbidito con lo zucchero e i tuorli finemente sbriciolati e passati al setaccio, aggiungete la vaniglina e la buccia di limone finissimamente tritata ed unite la farina e la fecola, quindi impastate velocemente per amalgamare. Una volta ottenuto l’impasto, stendetelo con il matterello ad uno spessore di circa 5 mm e tagliate delle forme rotonde. A volte si usa un apposito stampo a forma di fiore. Ponete a cuocere in forno preriscaldato a 180° fino a quando non saranno dorati.
Tenete presente che questa non è altro che un’imitazione della vera ricetta il cui brevetto è ancora custodito a Vercelli; ma in fondo che inporta il risultato posso assicurarvi che non è male (provare per credere) e poi, tentar non nuoce.


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