Volevo segnalarvi alcuni link con la rassegna stampa completa di quanto sta accadendo in Veneto riguardo i casi di censura di alcuni libri come Gomorra di Saviano (testo che già da tempo si fatica a trovare negli scaffali delle biblioteche pubbliche) e di moltissimi altri autori, cioè tutti i firmatari dell’appello contro l’estradizione di Cesare Battisti nel 2004.
Ogni giorno emergono sviluppi in due direzioni opposte: le reazioni della società, di alcuni media e degli scrittori non si sono fatte attendere ma è così anche per una parte della classe politica locale che ribadisce stupidamente le presunte motivazioni della propria scelta repressiva. Pure l’assessore regionale Elena Donazzan ha lanciato la sua crociata anti costituzionale e anti culturale: ecco il dossier completo. Un esempio specifico si trova in un video (“Libro sul muro”) di Matteo Quero. La Donazzan, assessore all’istruzione della Regione Veneto, ha fatto stampare a spese della Regione un volume sui vent’anni dal crollo del muro di Berlino. La sua stesura è stata affidata a giovani “intellettuali” del Pdl. S’è poi scoperto che i testi erano un clamoroso copia e incolla fatto da Internet. La Donazzan non aveva controllato o forse ha condiviso il metodo? Lasciamo a voi e (magari) a lei la risposta.
Dopo i pidiellini Speranzon, Costa e Donazzan rilanciano anche i leghisti contro Saviano: «Bene ha fatto l’amministrazione comunale di Preganziol a eliminare quei libri». La giunta guidata da Sergio Marton incassa l’approvazione di Gianantonio Da Re, segretario provinciale della Lega. I volumi al centro della vicenda sono quelli firmati da Roberto Saviano: epurati dalla biblioteca civica della cittadina lungo il Terraglio, secondo la denuncia di un’addetta, per ordine dei vertici politici del Comune (Link notizia completa, QUI). Mi sembra vergognosa l’insistenza nel non prendere le distanze e, fatto ancor più grave, nell’esprimere solidarietà a tutti i personaggi che propongono un’illiberale, fascista e scandalosa censura nei riguardi di alcuni testi e autori, verso le loro idee a prescindere e contro la libertà. La questione è grave e, se non fosse per poche voci che, però, si stanno moltiplicando e diffondendo sempre più, non avremmo forse saputo gran che di questi tentativi populistici di “pulizia culturale”. Rimbalzano in laguna i complimenti e le pacche sulle spalle tra i compagni di partito o di coalizione e, quindi, appare chiaramente il filo rosso, anzi nero, che lega tutti gli interventi: l’annichilamento della cultura tout court, la riduzione dell’opposizione a mera facciata e la imposizione di un pensiero unico. Cesare Battisti ormai non c’entra più nulla, è stato un pretesto, uno strumento per cominciare, anzi continuare, l’epurazione di scuole, biblioteche e cervelli.In effetti sembra che ormai Battisti sia una scusa per fare e disfare, parlare e sparlare su tutto. In Italia è addirittura passata l’informazione che l’Europa è con noi contro il Brasile mentre invece il Parlamento europeo ha approvato una mozione proposta dall’Italia ma con solo 89 voti espressi (86 a favore, 1 astenuto e 2 contrari) su oltre 700 membri di quell’istituzione che probabilmente stavano facendo altro fregandosene della proposta italiana. Su 86 voti favorevoli 77 erano italiani, tanto per capirci. Altro che solidarietà dell’Europa, direi indifferenza piuttosto.
Ottima rassegna stampa
di Loredana Lipperini
e di Wu Ming
Post satirici:
Alessandra Daniele “Romanzi criminali”
Fabrizio Lorusso dal rogo libri in Messico
Raccolta video e foto dei censori