Magazine Pari Opportunità

Gli autovelox: che rottura di Coyote!

Da Leragazze

Gli autovelox: che rottura di Coyote!Quando ieri andando al lavoro ho sentito questa pubblicità alla radio pensavo che si trattasse di 610. Avete presente il programma radiofonico dei fantastici Lillo e Greg? Con quelle finte pubblicità paradossali che si concludono con l’immancabile “corri in edicola”!

Beh, invece l’incredibile pubblicità che ho ascoltato è vera e soprattutto è incredibilmente vero l’apparecchio pubblicizzato.

Si tratta di Coyote, un localizzatore di autovelox, Distribuito dalla Magneti Marelli. Sapete a che serve? Ad avvisare gli automobilisti della presenza dei rilevatori di velocità, sia fissi che mobili; perfino (come dice lo spot) i più nascosti! Non solo! Coyote funzionerebbe come una grande community di trasgressori, che possono passarsi le informazioni sui posti in cui sono stati disposti nuovi autovelox.

Ma sbaglio o se sono nascosti c’è un motivo?

Gli autovelox, a maggior ragione se sono occultati alla vista, dovrebbero servire da deterrente contro il superamento dei limiti di velocità. Sempre che il buon senso di ciascuno di noi non sia sufficiente.

Ma vi rendete conto? E’ un invito alla contravvenzione delle regole! Certamente la pubblicità ne sottolinea l’aspetto positivo, ovvero che Coyote aiuterebbe a rispettare i limiti di velocità, ma non ci crede neanche Batman! Né che l’abbiano inventato per questo motivo, né, a maggior ragione che gli italiani lo comprino per questo motivo!

È ovvio che Coyote serve ad aiutare gli Emerson Fittipaldi de’ noantri a superare i limiti di velocità tra un autovelox e l’altro, e anzi non riesco a comprendere come questo possa essere considerato legale. Sarebbe come se un apparecchio avvisasse i rapinatori che il sistema di allarme della banca è fuori uso. Poi arriveremo all’avviso legalizzato della presenza di un posto di blocco: così potremo metterci gli auricolari, allacciarci le cinture di sicurezza e già che ci siamo anche rallentare un poco. Oppure potrebbero inventare un rilevatore di controllori dell’autobus, per aiutare i “portoghesi” a non pagare i biglietti. Anzi mi correggo: a pagarli solo alla vista di un controllore!



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :