Graham Swift, vincitore del Booker Prize con Last Orders (L’ultimo bicchiere) nel 1996, denuncia le condizioni degli autori di ebook, che saranno pagati sempre meno, facendo morire così la cultura.
Per lo scrittore britannico, autore di Waterland, The Light of Day ed altri bestsellers le condizioni di sfruttamento degli scrittori sono esagerate, poichè gli aspiranti autori ricevono compansi bassissimi con royalty irrisorie se paragonabili ai libri tradizionali con il potenziale pericolo che alcuni capolavori non vedano mai la luce, rimanendo chiusi in un cassetto, o in una chiavetta usb di questi tempi.
Ascoltando l’intervista rilasciata a World at Wone, canale radio della Bbc l’auore dichiara :
«Non invidio assolutamente gli aspiranti romanzieri perché la loro sopravvivenza è minacciata dagli ebook, visto che il modo in cui vengono pagati per questi lavori è molto aleatorio e che la tendenza futura credo sia quella di pagarli ancora meno. Di conseguenza, questi autori si renderanno presto conto di non potersi più mantenere con quello che fanno e smetteranno così di scrivere, rendendo il mondo più povero di libri. Una prospettiva che mi sembra davvero allarmante».
Indubbiamente l’autore è perplesso riguardo il forte cambiamento che gli ebook e l’editoria digitale stanno portando, ma basta guardare ad un mercato ampio e prospero come il suo e cioè quello di titoli in lingua inglese per vedere come negli USA , autori fino a poco tempo prima anonimi come Amanda Hocking ed altri che hanno venduto centinaia di migliai di copie dei loro libri in digitale, per non parlare poi di John Locke che a giugno è passato alla storia come il primo uomo ad aver venduto un milione di ebook senza un editore.