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Gli editori a pagamento non esistono

Creato il 13 febbraio 2013 da Pamelaserafino

editoria_defaultCosa significa editore a pagamento? Questa domanda nel mondo attuale dell’editoria non ha ragione di essere posta, l’editoria è a pagamento, contro tutti coloro che in qualche parte del web schiamazzano sproloqui contro l’editoria a pagamento e cercano negli angoli più remoti della terra editori che non pubblicano dietro compenso, affermo: lasciate da parte la buona volontà nel condurre una ricerca inutile. Ripeto, nessun editore pubblica un’opera per la quale non sia sicuro di recuperare le spese. Nel mercato attuale non è possibile lancirasi in inprese suicide. L’editore deve essere certo di recuperare le spese investite nella pubblicazione e a meno che un autore non sia Dan Brown (le vendite delle cui opere, come tutti sanno, sono talmente alte da garantire il rientro delle spese).
Il ruolo dell’editore è notevolmente cambiato con l’affermazione della cultura di massa (l’intenzione di questo articolo approfondisce l’argomento che richiede una lunga trattazione).Con questo non voglio affermare che la buona editoria non esiste, intendo solo fare un po’ di chiarezza per aiutare gli autori esordienti a scegliere con chi pubblicare il loro lavoro e in che modo farlo.
Innanzitutto è inutile per un autore esordiente affannarsi a cercare qualcuno che sia disposto a pubblicare gratuitamente la propria opera di narrativa, in molti casi zero speso per l’autore significa che qualcun altro ha pagato per lui, uno sponsor privato ad esempio oppure un ‘ente pubblico, come l’Università, la scuola, il Comune ecc all’editore non importa chi paga, l’importante è che lo si faccia. Esistono diverse modalità per cui un autore potrebbe non pagare la sua pubblicazione, per esempio potrebbe essere invitato ad acquistare un certo numero di copie del suo libro e se riuscisse a garantirne la prevendita (è chiaro che questa voce è posta sotto contratto da parte dell’editore) ad altre persone di sua conoscenza o suoi fedeli lettori (prospettiva difficile per un esordiente) ovviamente non pagherebbe nulla. C’è poi l’editore con il quale si è avuta una lunga frequentazione perché si è partecipato ai sui concorsi, tutti a pagamento, ai suoi corsi sempre a pagamento, che alla fine pensa un po’ ti premia con una pubblicazione gratuita, che a ben vedere l’autore si è già abbondantemente pagato. La genialità degli editori nel trovare formule per cui far credere agli autori esordienti che non richiedono compenso è eccezionale, fa nulla se poi l’autore si deve ingegnare a trovare le risorse per non pagare personalmente l’editore, perchè a ben guardare è sempre a lui che tocca il lavoro, suo è il reperimento dei contatti pubblicitari, sua la promozione del libro ecc. esiste poi un numero assai esiguo di editori che realmente non pretendono nulla dai loro autori: sono gli editori falliti, quelli che hanno fondato una casa editrice colti da un sano e irrefrenabile entusiasmo e privi di una seria strategia di impresa hanno pubblicato una serie di libri gratuitamente, nel volgere di qualche anno il loro bel logo è stato travolto dal fallimento ed hanno finito di lavorare, innumerevoli sono gli esempi al riguardo. Sicuramente sono stati fortunati gli autori che si sono trovati ad approfittare di questa situazione benevola e momentanea.
Quello che consiglio io è che nel valutare una casa editrice non si guardi solo l’aspetto della gratuità, nel mercato odierno dell’editoria non ha senso parlare di questo. E’ vero però che esistono editori più seri di altri come riconoscerli?
– Fate attenzione al contartto editoriale che vi si propone a tal proposito consiglio di visitare i seguenti link, clicca sotto.
“clicca qui”“clicca qui”
- valutate il tipo di promozione che l’editore è disposto a fare per il vostro libro
- leggete e valutate voi stessi la qualità delle pubblicazioni dell’editore in esame.
- ascoltate l’esperienza di altri autori.
- dai contatti che instaurate con l’editore cercate di capire se c’è una selezione delle opere o se è sufficiente pagare per essere pubblicati.


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